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Irlanda: 10 cose che devi sapere

Sommario

Irlanda mission impossible: tutta l’isola in 10 giorni

Vado in Irlanda, pensavo di fare da nord a sud in 10 giorni.

Vado in Irlanda, secondo te è fattibile partire da Dublino, poi salire a Belfast, fare tutta l’Irlanda del nord e poi scendere fino al Ring of Kerry?

Vorrei pianificare il mio primo viaggio in Irlanda e mi piacerebbe vedere tutto, 14 giorni bastano?

Mi chiedono spesso consigli sull’Irlanda e come visitarla al meglio. Mi chiedono anche se sia fattibile un percorso come quelli descritti sopra. Sono parte di gruppi meravigliosi con gente pazientissima, che si prodiga in consigli per scoprire al meglio l’Isola di Smeraldo. Il problema è che, tutti, me compresa, la prima volta ci facciamo prendere la mano. La voglia di vedere tutto e non perderci nulla ci porta a programmare un viaggio di quelli che appena tornati a casa abbiamo già bisogno di due settimane di ferie. Certo, gli occhi sono pieni di colori e la bocca piena di storie, le orecchie si sono anche riempite di musica, ma – accidenti – visitare tutta l’Isola di Smeraldo in 14 giorni – credetemi, se si vuole godere il vero spirito irish, beh, è pura utopia.

Ricordo ancora, come dicevo, il mio primo viaggio. Ricordo sprazzi di colore, spiagge, paesi e paesaggi, e mi viene un po’ di ansia. 15 giorni full immersion, una marea di km, una toccata e fuga ovunque, che in fondo è come andare al Louvre e voler vedere tutto in una giornata: va a finire che non ti ricordi, in sostanza, niente.

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Le colorate case del Ring of Kerry – ph. Silvia Signoretti
  1. Non immaginatevi A4, 1 e 22, in Irlanda

La prima cosa, dunque, da sapere dell’Irlanda, è che è un’Isola piccola, apparentemente, ma estremamente complessa (alla fine sono 70 mila km!). Non dobbiamo immaginarci autostrade e superstrade lunghissime e drittissime, quanto piuttosto strade tortuose come quelle del Gargano (avete presente il tratto da Vieste a Peschici? Ecco!), su tutta la costa, per raggiungere, in particolare, i posti più belli e ambiti. Non sono strade brutte, anzi, gli asfalti sono spesso migliori di quelli a cui siamo abituati nel nostro paese (ci vuole poco, lo so, e poi con tutta quella pioggia si saranno attrezzati, certamente), però ci sono strade strette, piene di curve, spesso one way, ovvero con necessità di stop nelle micropiazzole a bordo-strada se viene qualcuno dalla parte opposta.

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Strade Irlandesi – ph. Silvia Signoretti
  1. Non fidatevi di Maps e delle sue tempistiche

Appunto per quanto detto sopra, aggiungete sempre un 50% di tempo a quello che vi propone Google Maps. Esagerato? Credetemi, è così. Specie se consideriamo che ogni due per due c’è qualcosa che vorremmo fotografare o un posto disperso che vorremmo raggiungere. Se vi fate ammaliare dai cartelli turistici che indicano posti da scoprire, fate pure un 100%. Per primo, fatelo perché quei posti spesso meritano e se avete calcolato, tappa pranzo e pipì comprese, di fare una tirata dal posto della notte prima e quello della notte dopo in circa 6 ore, potreste trovarvi in affanno.

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Irlanda – Google Maps
  1. Programmate percorsi brevi, non fidatevi dei km.

Ci sono, come dicevo sopra, tantissimi luoghi da vedere, talvolta ben indicati, altre meno. Il fatto è che ci vuole un attimo per inserirsi in un percorso che prende anche 1 ora e se avete calcolato il viaggio al minuto, potreste venire inghiottiti da un paesaggio meraviglioso, ma con la consapevolezza che siete estremamente in ritardo per raggiungere la tappa successiva. A mio avviso, invece, il bello di un viaggio in Irlanda è potersi godere, con la dovuta calma, ogni angolo.

  1. Noleggiate una macchina (piccola)

Nei tre punti precedenti ho elencato consigli per viaggiare sulle strade, con il navigatore. Mi sembra scontato che il mio consiglio per un viaggio ideale in Irlanda, che ve la faccia scoprire il giusto, sia la macchina. Certo, ci sono moltissimi pullman e devo ammettere che le linee sono anche ben servite. Il fatto è che quella spiaggia meravigliosa in Connemara, o quel castello nascosto sulla costa, nella maggior parte dei casi, si trovano lungo stradine impraticabili dai pullman, che rendono indispensabile un mezzo consono.

Una macchinetta, dicevo, non servono “macchinoni”. Anche perché se li noleggiate, la probabilità di graffiare la carrozzeria, lungo la strada, è alta, e la guida al contrario non è agevole.

Più siete snelli più vi godrete il viaggio, le vie, i paesaggi ed eviterete di incrociare le dita ogni volta che incrociate un camioncino o una macchina vecchissima nelle zone di campagna.

  1. Arrivate presto al B&B, non è un hotel aperto 24/24

Uno dei motivi per cui dico che i tempi non sono quelli usuali dipende anche dalla scelta rispetto all’alloggio. In Irlanda spopolano i Bed & Breakfast, come nella gran parte dei paesi anglofoni. I Bed & Breakfast sono gestiti dalle famiglie. Come tali, è una forma di rispetto arrivare a un orario consono e partire la mattina a un orario altrettanto umano.

L’orario di arrivo non dovrebbe mai essere oltre quello della loro cena, per rispetto. Gli irlandesi, specie in estate, sono abbastanza elastici, ma oltre le 20 diventa un problema, si deve avvisare, si disturbano le famiglie. I B&B irlandesi non sono hotel aperti 24 su 24. È bello arrivare presto, farsi offrire una tazza di te (la offrono praticamente sempre) e magari scambiare due parole con il proprietario, sulla sua storia, sul posto, sui luoghi da vedere. Orario consigliato per l’arrivo: entro le 18.

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Un bed & brekfast irlandese di Dungloe – ph. Silvia Signoretti
  1. Non aspettatevi la colazione alle 7

Per i motivi di cui sopra, gli irlandesi che gestiscono un B&B hanno orario meno elastici di un hotel, per la colazione. In genere, si va dalle 8-8.30 alle 9.30-10. I proprietari gradiscono comprimere l’orario per questioni organizzative, ma anche per rispetto del loro ritmo veglia/sonno.

Gli irlandesi, come tanti altri paesi del nord, sembrano abituati a dormire tanto, o almeno la gran parte di essi. In genere vanno a letto pure tardi, ma la mattina le attività si destano altrettanto tardi, per cui amano dormire più di noi, in genere… (gli uffici cominciano le loro attività per le 9.30-10). Bella vita…

  1. Non è necessario prenotare tutto prima

Se ci si vuole godere l’Irlanda, il bello è lasciarsi andare all’avventura. Ho capito tardi, a mie spese, che se organizzavo all’ultimo gli alloggi mi era più facile muovermi e potevo anche risparmiare un po’… meglio tardi che mai, no?

Sconsiglio di non prenotare se si è coi bambini o in più di due coppie, ma organizzarsi di giorno in giorno ormai non è più impossibile, tra booking, AirBnB e TripAdvisor, anche in agosto (mal che vada vi troverete a dividere una camera di un ostello, ma vi assicuro che non mi è mai capitato in 5 esperienze nel paese).

  1. Non visitare l’Irlanda del Nord è un peccato

La storia dell’Irlanda è dolorosa, in particolare a nord. Per capire meglio questo paese vale la pena includere Belfast o una capatina nelle zone più a nord. L’isola è strana, considerato che un piccolo quadrato, nella parte settentrionale, fa parte del Regno Unito, ma non si pensi che Irlanda sia solo quella Repubblicana in cui vige l’euro. Non abbiamo idea se la Brexit creerà problemi di spostamento fra le due nazioni, per cui meglio muoversi prima. Personalmente, se la corona vietasse l’accesso, mi piangerebbe il cuore e, dalle notizie giunte ultimamente, il fermento è molto, perché si parla già della re-istituzione dei blocchi di accesso, anche se li chiameranno “light immigration borders”.

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Cave of Cashendun, location di Game of Thrones – ph. Silvia Signoretti
  1. L’Irlanda non è solo Cliff of Moher, Ring of Kerry e Dublino.

Ci sono angoli meravigliosi ovunque, nell’isola di Smeraldo, piccole cittadine da scoprire, pub in cui ascoltare buona musica. Un giro di 14 giorni, concentrato in una sola zona, non vi deluderà. Io posso capire che sia il sogno di ognuno sia fare tutto, come dicevo al punto 1, ma assaggiare tante cose senza gustarne mai nessuna la vedo una fatica inutile.

Un tempo aiutavano i cataloghi di qualche tour operator più attrezzato, che consentivano di programmare un viaggio Fly & Drive senza eccessi. Oggi si trovano forum, gruppi e siti come questo che suggeriscono come muoversi. Chiedere a chi c’è stato aiuta, consente di ridimensionare le aspettative e tornare più soddisfatti, senza vivere l’ansia da prestazione di fare tutto, ma portandosi a casa la vera essenza di questo meraviglioso paese.

  1. Se guidate, non fate gli italiani…

Visto che abbiamo parlato di guida e viaggi in Irlanda Fly & Drive, non poteva mancare un piccolo cenno all’educazione stradale irlandese. Innanzitutto: alcool a tolleranza zero, per cui se bevete, anche solo un bicchiere di Guinness, lasciatevi portare dal taxi. Attenzione! Pare che la polizia irlandese sia sempre meno tollerante con chi beve e trasgredisce la legge. Da gennaio, per altro, è diventato obbligatorio anche il drug test! 

Al di là del bere, keep calm! Sì, in Irlanda non ci si suona il clacson come in Italia, se si parte 1 secondo dopo l’accensione del verde, né si fa slalom tra le auto se si ha fretta, e in più, magia delle magie, ci si ferma alle strisce pedonali… incredibile, vero?!? A parte gli scherzi, è vero: gli irlandesi sono molto più calmi di noi alla guida. Anche a Dublino, che è una grande città, con tanto traffico, chi si muove in auto è meno ansioso di chi guida da noi. E poi, ci si ringrazia. In genere lo si fa alzando il dito indice sopra il volante, mentre lo si tiene con la mano destra. L’indice destro – attenzione – si muove all’insù rimanendo visibile quel tanto che basta a farci vedere. Non esistono i gesti plateali con la mano, come si fa talvolta in Italia, ok?

I fari, questione annosa che potrebbe creare incomprensioni. Non si fanno i fari come in Italia, anzi, quasi all’inverso. Ad esempio, se sei in autostrada la “sfanalata” significa che ti fanno passare o che ti indicano che puoi sorpassare quello davanti. Quando ti immetti su una strada e ti fanno passare è uso e costume accendere per 2-3 secondi le 4 frecce e per reazione quello dietro ti sfanala 2-3 volte. Si chiama cortesia. Infine, le frecce: anche loro le hanno lasciate agli indiani e le usano poco, la differenza con noi è che non ne fanno una questione d’onore, va bene così. Per cui: attenzione!

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Dungloe, perla del Donegal – ph. Silvia Signoretti

Se stai programmando un viaggio in Irlanda, consulta Facebook o Instagram cercando gli hashtag sul tema o inserendoti negli svariati gruppi (io ne amo particolarmente tre: Irlanda nel Cuore, Irlandesi Dentro, Irlanda che Passione, seguili, ti faranno sognare!) che parlano di Irlanda e viaggi lassù. Chiedere informazioni alle community online non costa nulla e ci sono molti appassionati che si prodigano, quasi foste loro clienti, ma con il vantaggio che è tutto gratis. L’Irlanda è un paese magico, che va assaporato. Scegliere di starci il giusto, spostandosi con calma, consente di godersi meglio il viaggio e la scoperta di un luogo meraviglioso, che ha messo una punta di verde sul mio cuore!

E voi, come lo state programmando il vostro viaggio in Irlanda?