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Reggia di Caserta: storia, spettacolo e informazioni utili

Sommario

In questo articolo troverai tutto quello che ti serve sapere sulla reggia di Caserta: la sua storia, le informazioni sul palazzo reale ed il parco, il prezzo dei biglietti e come raggiungerla.

L’Unesco ha riconosciuto la reggia di Caserta ed il suo parco come uno dei più bei siti del mondo per architettura e splendore delle opere contenute nei suoi musei. Il palazzo reale della città di Caserta è una delle più splendide rappresentazioni dell’arte italiana e una visita qui è d’obbligo se si trascorre qualche giorno di vacanza a Napoli o nei dintorni.

Reggia di Caserta: storia

Quando visito un luogo, una delle cose che cerco di scoprire subito è la sua storia. La storia della reggia di Caserta non fa eccezioni: mi sono documentata a fondo su questo palazzo tra i più belli della Campania prima di visitarlo. Una storia affascinante e ricca di meravigliosi intrighi di palazzo, come si deve ad una costruzione di questo calibro!

La costruzione del palazzo reale viene affidato a Luigi Vanvitelli da Carlo III di Borbone nel lontano 1700. Vanvitelli disegna e progetta la reggia di Caserta fin nei minimi dettagli in un trionfo di barocco e roccocò. Una delle sue opere maggiori che, ancora oggi, lascia tutti a bocca aperta!

La reggia di Caserta è composta, oltre che dal corpo centrale che costituisce il palazzo reale, da ben quattro cortili monumentale ed uno splendido parco (tra i più famosi in Europa). L’idea del Vanvitelli era quella di unire la bellezza del Palazzo Reale di Versailles ed il Palazzo dell’Escoriad di Madrid: sfarzo, lusso, armonia ed equilibrio dovevano risplendere ovunque a corte, in ogni angolo, cortile, corridoio o stanza la magnificenza doveva regnare sovrana. Un compito non facile per l’architetto che ha coperto un progetto di oltre 45 mila metri quadrati di superficie e 5 piani di edifici da riempire, angolo dopo angolo, di bellezza.

La reggia di Caserta ha dei numeri impressionanti: oltre 130 finestre, 1200 camere e 30 rampe di scale che percorrono tutte le superfici di questa costruzione e del palazzo interno. Chissà quante camere inesplorate, porte nascoste e misteri nasconde!

La reggia di Caserta, terminata nel 1845, viene scelta da Carlo di Borbone per lo splendore del suo paesaggio e per la sua posizione. Il desiderio del re era quello di donare a Napoli capitale una reggia che potesse confrontarsi (e magari, vincere) contro lo splendore di quella di Versailles. In un primo momento, il grandioso progetto venne affidato al progettista ed architetto Nicola Salvi che, però, rifiutò. Venne quindi chiamato al cospetto del re Luigi Vanvitelli che donò al progetto l’aspetto che ancora oggi si può ammirare, come un sogno ad occhi aperti, quando si visita la reggia.

Il progetto prevedeva uno stradone di circa 20 chilometri che collegasse la allora Napoli capitale con l’entroterra casertano (che fu, poi, realizzato in parte), un parco, il palazzo e un’area urbana circostante con annesso l’acquedotto carolino che avrebbe servito gli spazi della reggia e la vicina area manifatturiera tessile di San Leucio. Un simbolo della stabilità, della grandezza e del prestigio dello stato borbonico, in definitiva.

I lavori cominciarono nel 1752 e terminarono, anche se solo parzialmente, sette anni più tardi quando l’allora re di Napoli – Carlo di Borbone, committente dell’opera – sale al trono di Spagna ed abbandona la città. Vi successero Gioacchino Murat, Ferdinando II, Francesco I e II che diedero un loro contributo ai lavori e lasciarono la loro impronta nell’opera architettonica più imponente del sud Italia.

Alla morte di Luigi, segue il figlio Carlo Vanvitelli il compimento dei lavori con un risultato ben più scadente della magnificenza creata dal padre. Da allora, la reggia vive di un mondo di meraviglie rimasto (quasi) immutato da oltre duecento anni.

Reggia di Caserta: la struttura

Come ti scrivevo qualche riga fa, la reggia di Caserta ha numeri veramente impressionanti dovuti alla voglia di faraonicità del suo committente, Carlo di Borbone.

L’immenso complesso monumentale è costituito da due piani rivestiti in marmo travertino e mattoni che vengono coronati da un’immensa cupola, che ricorda molto quella di San Pietro in Vaticano. Lo stile architettonico così magnifico, infatti, è il barocco con il quale è stata progettata l’intera struttura ed il parco circostante. Tutto all’interno della reggia di Caserta lascia senza fiato: gli stucchi alle pareti, le decorazioni dei soffitti, le decorazioni di porte e finestre, l’arredamento fine ed elegante, gli intarsi ed i pavimenti finemente lavorati. Dalla Sala di Astrea, passando per quella di Marte fino ad arrivare alla sfarzosa Sala del Trono: tutto è un tripudio di rossi, dorati e marmi.

L’ingresso dalla piazza del palazzo reale avviene attraverso un imponente portico, chiamato cannocchiale ottico, che permette di scorgere in tutta la sua magnificenza il parco ed i suoi giochi di prospettiva, fino alla famosa cascata. Lo sguardo è subito attirato dallo scalone d’onore (utilizzato anche in uno degli episodi della famosa saga cinematografica Star Wars) che permette l’accesso sia al vestibolo inferiore che a quello superiore di fronte al quale è posta la famosa cappella palatina, sul modello della reggia di Versailles.

Dalla cappella, si accede anche alla Sagrestia della cappella, finemente decorata ed arricchita da pilastri in travertino e da un cassettonato ligneo. La cappella palatina e la sagrestia, una volta ripiene come uova di tesori artistici di inestimabile valore, vengono bombardate durante la seconda guerra mondiale, perdendo buona parte del loro patrimonio artistico.

Oltre alla Cappella Palatina e allo Scalone d’Onore, sono di grandissimo rilievo storico, architettonico e culturale gli Appartamenti della Reggia di Caserta.

Gli appartamenti della reggia di Caserta ospitano il Museo che, dagli inizi del secolo, viene istituito quando il palazzo cessa di essere patrimonio della corona di Casa Savoia e diventa patrimonio dello stato italiano.

Tra le altre installazioni, il museo della reggia di Caserta ospita anche la collezione Terrae Motus realizzata dopo il sisma del 1980. Quando il terremoto sconvolse l’Irpinia e tutte le zone circostanti, la grande sensibilità del gallerista napoletano Lucio Amelio ha saputo raccontare quei terribili momenti con dignità. Nel ricordo di quel tragico momento, anche l’artista internazionale Andy Warrol ha donato il suo contributo reinterpretando la prima pagina del Mattino di Napoli che titolava “Fate presto”, titolo della mostra perenne al museo.

Uno dei punti di interesse più amati della reggia di Caserta è sicuramente l’appartamento reale.

Gli Appartamenti reali, poi, sono composti dalla parte settecentesca e da quella ottocentesta. La parte ottocentesca comprende la Sala di Alessandro, la sala degli alabardieri, quella delle guardie del corpo e la sala del museo che ospita la collezione Terrae Motus. Situato al piano nobile del palazzo, l’ala settecentesca del palazzo accoglie l’appartamento vecchio realizzato seguendo lo stile roccocò ed arricchito con i lussiosi parati in sta di San Leucio, il centro tessile e manifatturiero che fu costruito insieme alla reggia. Le sale si susseguono una dietro l’altra, una più ricca e bella della precedente: le sale delle Stagioni, le sale dell’appartamento della regina Maria Carolina, le stanze del re e la Biblioteca Palatina, arredata con gusto dichiaratamente neoclassico, e la Sala Ellittica che attualmente ospita il presepe borbonico.

Reggia di Caserta: il parco ed il giardino inglese

Il parco della reggia di Caserta è uno dei posti più belli che mente umana possa concepire. Considerato uno dei parchi più belli d’Europa, questa oasi è stata progettata da Luigi Vanvitelli prima, da Carlo suo figlio poi abbandonata per mancanza di fondi. Seppur incompleta, quest’opera di giardinaggio, prospettiva ed architettura è una delle più superbe mai realizzate.

La natura qui esplode in ogni sua forma: acqua, piante introvabili, giardini nascosti. Ogni elemento per soprendere e stupire qui non si risparmia! Una vera opera di scenografia botanica e ed una collezione d’arte all’aperto da visitare in una bella giornata di sole primaverile o autunnale.

Il parco della reggia di Caserta viene progettato nel 1951 dal Vanvitelli su commissione di Carlo di Borbone per celebrare la natura e la magnificenza del luogo. Il progetto venne integrato successivamente con il famoso giardino inglese per volere della regina di Napoli, Maria Carolina.

La visita al parco comincia dall’ingresso principale alla reggia, da dove si gode immediatamente dal gioco di prospettive voluto da Vanvitelli oppure da via Giannone, un ingresso secondario. Il nucleo originale del parco era il giardino all’italiana della dimora privata del principe di Acquaviva. Questo è stato completamente riprogettato ed inglobato nel più ampio parco attuale.

Un’altra delle aree più sorprendenti del parco della Reggia di Caserta si trova a circa 200 metri a sinistra del vialone centrale. Un boschetto nasconde la torre Pernesta (Castelluccia) con tanto di fossato e ponte levatorio proprio come nelle favole. Qui c’è la vecchia peschiera costruita per Ferdinando IV per dilettarsi tra battaglie navali e terrestri.

Sul vialone centrale potrai seguire il sentiero che trencento anni fa il Vanvitelli ha disegnato proprio per te. La fontana Margherita ti dà il benvenuto aprendo il cuore alla bellezza di questa parte di mondo: una leggera salita indica ai tuoi piedi che è la tua passeggiata è appena iniziata. Potrai, infatti, seguire la linea disegnata dal progettista napoletano per un delizioso pomeriggio all’aria aperta per la regina Maria Carolina ed il suo re Carlo di Borbone. Già vedi gli ombrellini di pizzo bianco illuminati da un pallido sole, le crinoline dei sontuosi abiti che svolazzano leggere, le scarpette di cuio pregiato che affondano nell’erba tagliata di fresco. Superata la cascata, si arriva alla fontana di Cerere prima e a quella di Venere ed Adone, poi.

Un sogno contontornato statue che come muse leggere offrono canestri di frutta e bellezze della natura accompagnandoti verso la peschiera che si estende per quasi mezzo chilometro. Un prato separa questa grande vasca dalla fontana di Eolo che con le sue statue, le grotte artificiali ed una cascata a grandezza naturale celebra il dio dei venti e la caducità dell’animo umano.

Superata la cascata, si arriva alla fontana di Cerere prima e a quella di Venere ed Adone, poi. I gruppi di statue che ti attendono alla fine dell’ampia scalinata che conduce alla vasca successiva sono magnifici: Diana, Attenone ed i suoi cani, alle spalle la cascata con ancora dietro il monte Briano. Qui, a destra puoi accedere al giardino inglese.

Originariamente non previsto dal primo progetto del parco della reggia di Caserta, il giardino inglese fu creato per volontà della regina di Napoli, Maria Carolina, per emulare la tendenza londinese. Il botanico J.A. Graefer forma il progettista Vanvitelli per il perfezionamento della realizzazione del giardino. Piccoli rigagnoli, laghetti e finti crolli con statue romane incastonate come piccoli gioielli, il giardino inglese è davvero unico nel suo genere.

Il parco della reggia di Caserta è una passeggiata da affrontare con acqua, scarpette comode ed anche una macchina fotografica, per immortalare ogni angolo.

Come arrivare alla reggia di Caserta

Caserta può essere raggiunta in molti modi. Puoi raggiungere la reggia di Caserta con il treno (5 minuti a piedi ti porteranno direttamente di fronte all’ingresso del complesso di edifici) oppure con l’auto, utilizzando l’A1 (Milano-Napoli), uscita Caserta Nord o seguendo l’A30, uscita Caserta Sud. L’auto può poi essere parcheggiata sotto il parcheggio comunale, a Piazza Carlo III.

Se, invece, vuoi raggiungere la Reggia di Caserta con la nave o con l’aereo devi prendere l’autobus che collega l’aereoporto con Caserta (circa 24 chilometri) da Capodichino oppure devi prendere il servizio shuttle che collega il porto di Napoli con la città di Caserta (circa 33 chilometri di distanza).

Reggia di Caserta: prezzi dei biglietti, orari ed altre informazioni

Ok, hai deciso di visitare la reggia di Caserta ma non conosci i prezzi dei biglietti, gli orari e le altre informazioni utili per organizzare un tour con i fiocchi. Ci pensiamo noi:

  • gli appartamenti storici della reggia sono aperti dalle 8:30 alle 19:30, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura;
  • il parco ed il giardino inglese bisogna consultare il sito perché l’orario è stagionale, cambia (quasi) ogni mese;
  • il prezzo dei biglietti della reggia di Caserta sono 12 euro al Parco e al giardino inglese (6 euro il ridotto) e 9 euro gli appartamenti storici (4,50 ridotto);
  • la reggia di Caserta la prima domenica del mese aderisce all’iniziativa Domeniche al museo e prevede l’apertura degli appartamenti storici in modo totalmente gratuito per tutti mentre l’ingresso al parco della reggia e al giardino inglese ha un costo di 5 euro (2,50 ridotto dai 18 ai 25 anni e gratis per gli under 18);
  • la reggia di Caserta il martedì è chiusa.

Sei pronto per un tour della reggia di Caserta e del suo meraviglioso parco? Non dimenticare di scattare tantissime foto e di condividerle con noi con l’hashtag #ioviaggio!

Cora Francesca Sollo

Digital Strategist innamorata (persa) del digitale. Aiuto le piccole aziende a raccontarsi in rete attraverso la comunicazione morbida. Credo negli abbracci digitali che diventano reali e che il mondo sia una giungla ma se sei strategicamente te stesso e sorridi forte (forse) ti salvi.