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I teatri a Napoli: un tour tra le meraviglie dell’arte

Sommario

I teatri di Napoli sono una parte importante della cultura di questa città. Perché non dedicare un tour a questi templi della cultura?

Quando Stendhal è arrivato a Napoli, è rimasto senza fiato: gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita. Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea. Una tra le arti napoletane più famose al mondo, il teatro, lascia a bocca aperta chiunque la incontri. Altrettanto meravigliati restano i cuori che organizzano un tour dei teatri napoletani in una bella domenica illuminata dal sole con un pizzico di freddo sulla pelle.

Un’arte dalla storia antichissima: il teatro a Napoli getta le sue radici già tra imperatori romani e colonie greche. Giungevano da ogni angolo d’Italia per assistere agli spettacoli organizzati nei teatri romani a Napoli, da quelli di Pompei ed Ercolano a quelli che oggi resistono inglobati nelle mura dei palazzi ottocenteschi al centro storico della città partenopea. La storia del teatro a Napoli continua nei secoli, prima ancora dell’avvento della scatola magica agli inizi del Novecento, il cinema. Erano almeno due le sale teatrali che ogni quartiere di Napoli contava per lo svago dei suoi cittadini.

Sono molti, però, i teatri illustri a Napoli che raccontano la storia di una città e di un’arte che, oltre alla più diffusa commedia napoletana, è ricca di balletti, opere e madrigali. Insomma, Napoli pullula di teatri più o meno famosi dove l’arte teatrale esplode ogni sera in uno scroscio di applausi e lacrime di commozione per la bellezza dello spettacolo. Scopriamo quali sono i teatri più famosi a Napoli e come visitarli in un tour indimenticabile!

I teatri più famosi di Napoli

Un tour tra i teatri più famosi di Napoli è una di quelle esperienze che riempiono il cuore di bellezza e la mente di cultura, quella che non ti aspetti nemmeno che ti possa appassionare. L’arte teatrale – che a Napoli fa parte dell’humus creativo partenopeo – si esprime non solo nella bellezza della scrittura dell’opera e della commedia famose ma anche nell’architettura e nella cura di questi splendidi templi dello spettacolo. Insomma, Napoli è un teatro a cielo aperto ma non solo!

Teatro San Carlo

Il tuo tour dei teatri napoletani può cominciare con uno fra i più famosi al mondo, il Teatro San Carlo. Paragonato per bellezza architettonica e per le sue atmosfere all’altro tempio del teatro italiano, la Scala di Milano, questo luogo è devoto dal 1700 ad allietare le serate della cremé dell’aristocrazia napoletana, dei re e del mondo che importa. Costruito nel 1737, il teatro San Carlo di Napoli è il più antico dell’intera Europa ed anche il più grande fra quelli che ospitano la vera tradizione teatrale mondiale: 2000 posti sono distribuiti, infatti, tra i 5 ordini di palchi, il loggione ed il palco.

Teatro Mercadante

Gestito oggi dalla fondazione del Teatro Stabile di Napoli, il teatro Mercadante è uno dei teatri storici di Napoli. Viene costruito nel 1776 da Francesco Sicuro grazie ai beni dei Gesuiti dopo la loro esplulsione dalla città di Napoli: proprio per questo il Mercadante è anche conosciuto come Teatro di Fondo (fondo di separazione dei lucri: beni confiscati). Il teatro viene inaugurato nel 1779 con l’opera de L’infedele fedele di Gian Battista Lorenzi e musicata da Domenico Cimarosa.

Legato molto strettamente alla repubblica napoletana del 1799 (Teatro Patriottico), il Mercadante ospita i più grandi musicisti dell’Ottocento, come Rossini e Donizzetti, grazie alla guida dell’impresario Domenico Barbaja.

Il teatro subisce negli anni diversi restauri, anche architettonici (come la facciata principale). Anche il suo nome cambia: viene dedicato al musicista Saverio Mercadante, adottato dalla città di Napoli sulla fine dell’Ottocento. Negli anni successivi, poi, è il mito della commedia napoletana – Eduardo Scarpetta – ad animare la scena fino alla chiusura definitiva del teatro per i danni subiti dalle due guerre. Siamo nel 1963, un grave lutto per tutta la cultura napoletana.

Il teatro Mercadante, però, è come la città di Napoli: abbattuto ma tenace. Vi si organizzano mostre e rappresentazioni negli anni a venire fino a che, nel 1995, riprende la sua attività grazie al restauro e all’amore di alcuni filantropi. Questo è uno dei teatri più belli d’Italia, anzi il più bel teatro d’Italia per la sua leggerezza ed eleganza, a metà strada tra il più famoso San Carlo e i teatrini popolari, tanto in voga in città all’epoca della sua edificazione.

Puoi trovare il teatro Mercadante a Piazza Municipio, raggiungibile oggi con la metropolitana collinare.

Teatro San Ferdinando

Il teatro San Ferdinando è conosciuto come il tempio della drammaturgia napoletana. Il motivo è molto semplice: è il teatro più amato dai napoletani, qui è nata la commedia che ha reso celebre Eduardo Scarpetta in tutto il mondo. La sua espressività, la sua assertività, il suo dinamismo sul palco, i ritmi, il coinvolgimento: tutto è nato su quelle assi, passo dopo passo, prova dopo prova.

Il teatro San Ferdinando di Napoli è uno dei teatri storici di Napoli. Costruito nel 1791, viene inaugurato dalle note dell’opera Il falegname di Domenico Chelli. Meno fortunato dei suoi fratelli maggiori, per lungo tempo il teatro San Ferdinando viene trattato come un teatro minore, adatto per l’avanspettacolo e per compagnie minori con opere ancora meno importanti, era il popolino napoletano che lo animava.

A metà del 1800 viene venduto ad un tale signor Enrico del Prete che lo subaffitta a sua volta al capo-comico del Teatro dei Fiorentini. Ecco la svolta che questo luogo aspettava: finalmente l’arte è arrivata! Dopo una serie di opere e rappresentazioni minori, il teatro viene ceduto all’impresario Salvatore Golia che ospita la famosa Compagnia Città di Napoli, quarant’anni d’amore fra gli attori ed il teatro.

Nell’ultimo decennio dell’Ottocento si affaccia poi qui Eduardo Scarpetta.

La famiglia dei Golia, per problemi economici, fittano poi lo stabile che viene trasformato nel Cinema Teatro Principe. Le bombe americane e tedesche radono al suolo tutto, salvando solo il palcoscenico che diviene il simbolo della rinascita di questo teatro storico napoletano. I ruderi vengono venduti ad Eduardo de Filippo nel 1948 che investe tutto nella ricostruzione del teatro. Dopo varie vicissitudini, il teatro viene coinvolto nel tentativo di gettare un ponte tra due culture molto diverse tra loro, quella napoletana e quella milanese, un un grandioso progetto di gemellaggio tra la Teatrale Napoletana e il Teatro Piccolo di Milano. Il tentativo fallisce in appena 3 anni.

Gli anni settanta provano a rimettere insieme quello che resta della magnifica storia del teatro San Ferdinando: l’ETI (ente teatrale italiano) gestisce il teatro, Eduardo inaugura una nuova stagion con Le bugie con le gambe lunghe ma niente, il teatro viene chiuso nuovamente ed adibito a magazino dei ricordi (soprattutto diventa l’archivio storico di De Filippo).

Soltanto nel 2007, il teatro San Ferdinando di Napoli saluta di nuovo la città dopo un lunghissimo lavoro di restauri. Da allora, viene gestito dal Teatro Stabile di Napoli in tutto il suo splendore!

Puoi trovare il teatro San Ferdinando in una traversa di Via Foria, precisamente nella piazzetta dedicata ad Eduardo de Filippo, al numero 20.

Teatri famosi a Napoli: teatro Augusteo, Sannazzaro, Bellini e Trianon

Pensavi che il tour dei teatri di Napoli si fermasse al San Carlo, al Mercadante e al San Ferdinando? Sbagliato! La cultura teatrale napoletana ha mille ed uno templi in città, come le storie di Sherazarde. Il teatro Augusteo, ad esempio, è un altro che non può mancare nella lista dei teatri napoletani da visitare!

Costruito a metà degli anni venti, il teatro Augusteo (che puoi trovare nell’omonima piazza dove arriva anche la funicolare centrale che dal Vomero arriva fino a Via Toledo) sostituisce il precedente teatro progettato dall’architetto Vanvitelli nel ‘700. Chiuso durante la seconda guerra mondiale, viene utilizzato negli anni Ottanta solo come sala teatrale, dall’inizio degli anni Novanta poi viene avviata un’opera di recupero architettonico che restituisce questo piccolo ma importante teatro alla citttà.

Insieme al teatro Augusteo, il teatro Sannazzaro è il cuore più leggero di Napoli. Soprannominato la bomboniera di Via Chiaia, il Sannazzaro viene inaugurato nel 1874 con una grand soirèe: viene rappresentata La petite Marquise, a sottolineare la sua vocazione di cafè chantant e di voglia di energia ed un pizzico di follia della bella gente napoletana di quel periodo. La freschezza della prosa ed il suo dichiarato amore per le atmosfere francesi fanno di questo teatro la “chicca” napoletana per eccellenza: il primo teatro illuminato con luce elettrica, vede anche la presenza del maestro Scarpetta ed altri grandi del teatro napoletano, come Novelli e Grammatica.

Dopo un primo periodo di grande splendore, però, il Sannazzaro diventa una sala cinematografica dalla quale, si diceva, era meglio stare alla larga. Insomma, qui le signorine per bene non erano ammesse. Un vero peccato ma, fortunatamente, vengono avviati grandi lavori di ristrutturazione architettonica (e non solo) per ridare alla sua città la sua bomboniera. La Compagnia Stabile Napoletana rappresenta Annarella di Portacapuana e ridà lusto al teatro che, alla fine degli anni 90, muta in Compagnia Stabile Luisa Conte ed anima ancora oggi le serate teatrali del salotto di Napoli, Chiaia.

Tra i teatri napoletani, sono da citare anche il teatro Bellini ed il teatro Trianon, altri due templi dell’arte teatrale napoletana, molto amati dai cittadini ed apprezzati per le rappresentazioni qui presentate negli anni.

Insomma, ora sai come organizzare il tuo tour dei teatri napoletani. Aspettiamo le tue foto su Instagram con l’hashtag #ioviaggio!

 

Cora Francesca Sollo

Digital Strategist innamorata (persa) del digitale. Aiuto le piccole aziende a raccontarsi in rete attraverso la comunicazione morbida. Credo negli abbracci digitali che diventano reali e che il mondo sia una giungla ma se sei strategicamente te stesso e sorridi forte (forse) ti salvi.