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Via Tragara a Capri: strada di sogni e di vite

Sommario

Visitare Capri è un viaggio nell’anima alla ricerca della luce. Quella luce che ognuno si porta dentro e talvolta si affievolisce soffocata dalle preoccupazioni quotidiane. Sì, sull’isola delle sirene ritroverai quella piccola scintilla custodita nel tuo cuore e sarà più viva che mai. Si trasformerà in una fiamma man mano che le bellezze del luogo conquisteranno il tuo sguardo e ti ricongiungeranno a una parte di te che credevi perduta.

Provare per credere: un tuffo nel profondo blu di Gradola ti farà sentire libero. Un tramonto al Faro di Punta Carena ti renderà immortale. Il panorama di Punta Cannone ti regalerà attimi di pace e meraviglia. Scoprire Villa Jovis ti renderà testimone di un frammento di storia. Percepirai di essere parte di quel dipinto variegato e affascinate chiamato umanità.

Libertà, eternità, pace, meraviglia e vicinanza. Tutte queste sensazioni le puoi rivivere in un solo luogo, in una delle più belle passeggiate di Capri. Sto parlando di via Tragara. Una camminata in cui ritrovare se stessi. Ma non solo. Passo dopo passo riuscirai a leggere le diverse dimensioni dell’isola.

Sarai accompagnato da dal profumo dei fiori e degli alberi che ti daranno il benvenuto, dalla magnificenza delle ville storiche custodi di storie di vita, dai colori delle buganvillee e del mare. Via Tragara a Capri ti abbraccerà e l’impressione sarà quella di vivere un sogno ad occhi aperti con un finale sorprendente: uno splendido belvedere sui Faraglioni. Che ne dici? Andiamo!

Ville storiche di Capri lungo via Tragara

Via Tragara inizia dopo via Camerelle, la strada dello shopping e delle grandi firme. Basta svoltare in fondo a sinistra, percorrendo la piccola salita per arrivare a destinazione. Il punto di inizio è via Cercola, proseguendo per via Padre Reginaldo Giuliani.

Inizio di via Tragara a Capri
PH Davide Esposito

Questa strada silenziosa ed elegante è avvolta da palme, eucalipti e cipressi ed è fiancheggiata da alcune ville storiche di Capri. Edifici di impareggiabile bellezza che conservano tante storie da raccontare, tante vite. Sulla sinistra potrai notare subito la chiesa evangelica tedesca, testimonianza di un’affezionata colonia proveniente dalla terra dei Germani.

Chiesa evangelica tedesca

Questa costruzione di piccole dimensioni fu voluta da due uomini d’affari tedeschi: Ugo Andreae e Mortiz von Bernus. I due commercianti – nel loro soggiorno sull’isola – desideravano avere una chiesa dedicata al Movimento Evangelico. La cappella fu inaugurata nel Natale del 1899 e completata nel 1901. Ancora oggi la piccola cappella apre le sue porte agli innamorati che vogliono sposarsi a Capri.

Villa Capricorno

Poco distante vedrai l’ingresso di una delle ville storiche di Capri: Villa Capricorno. La casa signorile fu costruita 1890 da Ugo Andreae. Il progetto fu ideato dall’architetto Riccardo Fainardi che fu coinvolto anche nella realizzazione della chiesa di Sant’Andrea a Marina Piccola.

L’edificio nella sua architettura richiama uno stile arabo e neoclassico. Tratti orientaleggianti sono visibili nelle colonne del patio e nel giardino, ricco di piante esotiche. Attualmente Villa Capricorno in via Tragara è stata divisa in appartamenti. Piccola curiosità: sulle costruzioni in muratura che sostengono il cancello c’è una riproduzione del mosaico di Pompei che mostra Alessandro Magno nella battaglia di Isso.

Villa Discopoli

Durante la tua passeggiata in via Tragara a Capri non passa inosservato lo stile moresco di Villa Discopoli che spicca sul paesaggio per la sua torre quadrata. Ma non è l’unica struttura a suscitare interesse. Attirano l’attenzione anche gli archi incrociati e sorretti da colonne che ricordano le moschee islamiche. La dimora fu edificata sulla roccia nel 1880 e fu voluta dal al pittore francese Hanri Daras.

La casa ha accolto ospiti illustri tra cui la regina Margherita di Savoia, il fotografo Morgan Heiskell e il poeta Rainer Maria Rilke. Qui il letterato compose alcune poesie e, nelle sue lettere alla famiglia, era solito definire la residenza come: “La cara villa dell’isola”. L’intellettuale tedesco decise di arrivare a Capri nel 1906 dove vi si fermò per 6 mesi. In questo lasso di completò “I quaderni di Malte Laurids Brigge”.

Villa Lo Studio e la Casa di Arturo

A questo punto, continua il tragitto superando altre residenze storiche trasformate in rinomati alberghi di Capri: l’hotel Casa Morgano, La Scalinetalla e l’ex Villa Ada, la pensione La Certosella fino a giungere al numero 19 dove troverai Villa Lo Studio. Questa fu l’ultima dimora di Edwin Cerio (ex sindaco di Capri).

Una delle sue singolarità risiede nel tetto, è costruito con la cosiddetta tecnica del lastrico battuto, si tratta di uno strato costituito da lapillo vulcanico e latte di calce. In questo luogo Cerio amava chiacchierare con intellettuali di rilievo tra cui: Simone de Beauvoir e Jean Paul Sartre ma non solo. Anche Pablo Neruda fu ricevuto dall’uomo più eminente dell’isola.

Via Tragara a Capri passeggiata
PH Davide Esposito

Vicino c’è la Casa di Arturo “La Gentilina” con la sua bellissima vista sulla baia di Marina Piccola. Questa Villa apparteneva al fratello defunto di Edwin, Arturo e fu anche il rifugio di Pablo Neruda agli inizi degli anni Cinquanta. Il cileno giunse a Capri in esilio in seguito all’indimenticabile discorso in senato contro il governo autoritario del presidente Gabriel González Videla. Il poeta visse in questa residenza con la sua compagna Matilde Urrutia e, travolto dall’estro creativo, scrisse le famose liriche d’amore: “I versi del Capitano”.

E come dimenticare il suo messaggio d’amore per Capri nella sua poesia La Chioma di Capri: “Capri, regina di roccia / nel tuo vestito color giglio e amaranto / son vissuto per svolgere dolore e gioia / la vigna di grappoli abbaglianti conquistati nel mondo / il trepido tesoro d’aroma e di capelli / lampada zenitale, rosa espansa, arnia del mio pianeta”. Questi versi, incisi in una mattonella, inaugureranno anche il sentiero del Pizzolungo poco più avanti.

Villa Tragara e Lo Smeraldo

Continuando la tua passeggiata in via Tragara a Capri incontrerai la villa omonima costruita a fine Ottocento e su tre piani con numerose terrazze. Villa Tragara fu la residenza del Christian Wilhelm Allers, pittore tedesco e ritrattista del cancelliere Bismarck .

L’artista usava questa casa come ritiro speciale in inverno e divenne punto di riferimento della comunità tedesca. Nella lussuosa dimora si svolgevano anche i festeggiamenti dell’imperatore tedesco. Allers fu poi costretto a partire da Capri perché accusato di omosessualità.

Dopo l’hotel La Brunella c’è Villa Lo Smeraldo con la sua gradinata in mattoni. I muri di questa dimora narrano un’altra vicenda. Quella del giornalista Alberto Albertini, ex direttore del Corriere della Sera. L’uomo visse in via Tragara a Capri nel Novecento dove conobbe diversi scrittori europei.

Per approfondire: vacanze a Capri, 4 motivi per organizzare il viaggio

Il Belvedere di Punta Tragara

Via Tragara finisce, lasciandosi alle spalle tante voci che come un’eco arrivano dal passato. Ma – sorpresa – si apre su uno straordinario Belvedere sui Faraglioni. Quando capirai di essere arrivato? Presto detto: sul pavimento lungo la strada c’è una macchia di vernice impressa da circa 50 anni.

Fine di via Tragara a Capri, il belvedere di Tragara
PH Davide Esposito

In quello schizzo arancione c’è chi ci vede una giraffa, chi un elefante, chi un cane. Giunto alla meta, siediti su una delle tante panchine disposte sulla terrazza e osserva i famosi guardiani rocciosi dell’isola sfiorati dai raggi del sole al tramonto.

Ti sembrerà di entrare in una visione onirica in punta di piedi e se sposti lo sguardo a destra noti il borgo marinaro di Marina Piccola abbracciato dal cielo, dal mare e dal Monte Solaro ad Anacapri. Sul Belvdere di Punta Tragara a Capri si innalza l’ hotel Punta Tragara aperto al pubblico nel 1969 e nato dalla ristrutturazione di Villa Vismara, mai terminata.

Via Tragara, un tuffo indietro nel tempo

Il nome di via Tragara pare che derivi dal greco: tragarion, recinto delle capre. E, in un passato non troppo lontano, era una strada abbastanza spoglia. I muri erano nascosti dai tanti capperi e piante di lauro. Le uniche residenze ben visibili erano Villa Discopoli e Villa Capricorno. Poi c’era la casa del gioielliere Pietro Capuano, meglio conosciuto come Chantecler.

Via Tragara a Capri, belvedere sui Faraglioni
PH Davide Esposito

Hai capito bene. L’eccentrico orefice partenopeo, celebre per le sue camice sgargianti, aveva il suo negozio in via Camerelle ma preferiva lasciarsi cullare della calma di via Tragara a Capri. La sua casa era contrassegnata da una mattonella che raffigurava un gallo canterino, suo simbolo. Infine, lungo il percorso cominciavano a intravedersi i primi alberghi.

Via Tragara a Capri: la tua esperienza

Ti ho accompagnato alla scoperta di via Tragara, una delle cose da vedere a Capri se ami la bellezza e la quiete. Quando camminerai lungo questo dolce tragitto immergiti nella natura circostante e studia con curiosità le abitazioni di uomini che, in modi diversi, hanno segnato la storia dell’isola e del mondo. Sarà una passeggiata lunga un sogno ad occhi aperti. Tu hai avuto la l’opportunità di visitare via Tragara a Capri? Condividi la tua esperienza nei commenti.

Marilena D'Ambro

Giornalista, blogger e webwriter. Scrivo per diversi blog tra cui: SEOchef, HostingVirtuale e LogicalDOC – Gestione documentale facile. Non inizio la mia giornata senza un buon caffè e una passeggiata immersa nella natura in compagnia del mare.