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Viaggi da fare almeno una volta nella vita: il vecchio cimitero ebraico di Praga

Sommario

Il vecchio cimitero ebraico di Praga è uno di quei posti che ti cambiano per sempre. In modo semplice, diretto ed emozionante celebra la vita e la morte di tutte le persone lì sepolte. Non è un invito a visitare un cimitero ma un pezzo di storia che ti fa avvicinare alla storia di altre persone. 

Quante volte parliamo di luoghi e non di posti? Qual è la differenza? La bellezza di un luogo, la possibilità che sia facilmente raggiungibile in aereo o di tendenza tra i nostri amici? La differenza tra posto e luogo è la sensazione che ti spacca l’anima in due ed il cuore a fare da contorno all’abbraccio di emozioni che ti prende la gola. Un posto può essere del cuore, i luoghi appartengono alla memoria e lì restano. 

Sono i posti (del cuore) che ci cambiano la vita. Per la memoria abbiamo una vita intera, l’anima la devi coccolare fin da subito ed i viaggi sono il miglior balsamo per la tua crescita personale. Non credi anche tu?

Insomma, in questo articolo voglio regalarti 5 posti del cuore per migliorare il tuo rapporto con il mondo, per creare un filo rosso che ti leghi forte alla storia di questo piccolo pianeta sperduto nell’universo. Non è un elenco di viaggi che devi necessariamente fare per essere una persona migliore o per essere “la versione che vuoi di te” ma – al contrario – è il diario (tutto da scrivere) di un’anima in evoluzione che vuole condividere la meta, le emozioni, il calore e la bellezza della scoperta.

Sei pronto a viaggiare e rompere le regole?

Sono i posti (del cuore) che ci cambiano la vita. Per la memoria abbiamo ancora tempo. Proprio per questo voglio portarti in un “viaggio fatto di viaggi”: dal vecchio cimitero ebraico di Praga a Plaza Mayor in Spagna, dal piccolo villaggio di Hydra dove il tempo si è fermato al ricordo doloroso di un passato che diventa monito, come Bernauer Strasse a Berlino. Una nota davvero colorata te la propongo con La Closerie di Parigi.

Per scoprire tutti questi posti meravigliosi devi continuare a leggere, però.

Il (vecchio) cimitero ebraico a Praga

Il vecchio cimitero ebraico di Praga è un luogo della memoria che diventa posto del cuore. Un ricordo indelebile, una pila di tombe messe lì a fissare una data, un momento, l’eternità. Si parla di oltre 12mila persone, esseri umani, mogli, mariti, figli, padri, amici. Gente. Un percorso intenso, che scuote chi attraversa – passo dopo passo – il percorso predisposto dal tempo passato.

Quello di cui ti sto parlando non è di certo il primo cimitero ebraico di Praga ma è sicuramente il più antico sopravvissuto alle vicissitudini della città. Si parla di una sepoltura datata 1439, mica ieri. Un decreto – però, ad un certo punto della storia – vieta l’inumazione nelle aree urbane ed una parte del cimitero ebraico di Praga viene letteralmente eliminato per far spazio ad una strada nel quartiere (abbastanza sporco) di Josefov. Cosa significa per corpi, lapidi e storie di quella parte del cimitero? Semplice, l’accatastamento di tutto il loro vissuto, l’essere dimenticati, il non avere più un posto in (questo) mondo. Un supplizio per il cuore dei credenti, uno strazio per l’anima di chi è semplicemente umano.

Arriva, quindi, il momento della celebrazione della vita: via la pena, il dolore, la tristezza. Il vecchio cimitero ebraico di Praga diventa un momento in cui il cuore celebra la vita (e non ci pensa più). C’è chi parla di oltre di tutto il loro vissuto, l’essere dimenticati, il non avere più un posto in (questo) mondo. Un supplizio per il cuore dei credenti, uno strazio per l’anima di chi è semplicemente umano.

Arriva, quindi, il momento della celebrazione della vita: via la pena, il dolore, la tristezza. Il vecchio cimitero ebraico di Praga diventa un momento in cui il cuore celebra la vita (e non ci pensa più). C’è chi parla di oltre 100mila persone coinvolte tra sepolture e spostamento di tombe, ammassate in più di dodici punti all’interno del cimitero.

L’antico cimitero di Praga: cose da sapere

L’antico cimitero ebraico di Praga ospita storie illustri – come quelle del Rabbi Jusah Loew ben Bezalel, quello del mito del golem di Praga! – e storie umili, di gente comune. Diventa questo il motivo per cui recarsi fino a qui, oltre che per godere della città di Praga. Un momento di condivisione col cuore di tutte le storie, con l’umanità che si stringe, unita dal destino più umano di tutti: la morte, e al contempo, a vita.

Qui, tra le altre cose, sopravvive al tempo, anche la cultura ebraica che la storia ha provato a cancellare con l’orrore. Segni e simboli si trovano sulle lapidi, disseminate come una (macabra ma misteriosa) caccia al tesoro. Lo stesso tesoro che i nazisti volevano racchiudere nel Museo della razza estinta.

Se passi da Praga, una visita all’antico cimitero ebraico è “moralmente obbligatoria” per rendere omaggio alle persone, alle loro storie, alla vita. Molto suggestiva è anche un tour al Museo del Cimitero ebraico di Praga dove troverai poesie, immagini, dediche di bambini durante il periodo nazista, oltre ai loro giochi.

Prezzi del biglietto e dove trovare il cimitero ebraico di Praga

Se passi un weekend a Praga devi sapere che il tour del Museo Ebraico e della Città Ebraica di Praga sono inclusi in un unico biglietto (acquistabile in loco). Sono permesse le fotografie, poche.

Trovi l’antico cimitero ebraico ed il relativo museo nel quartiere ebraico del centro storico di Praga, l’indirizzo da impostare sul navigatore per raggiungere il cimitero ebraico di Praga è Široká, 110 00 Staré Město.

Una volta arrivati, alla biglietteria è possibile acquistare i biglietti che costano circa 12 euro per gli adulti e ridotti per bambini dai 6 ai 15 anni e gli studenti (fino a 26 anni), al costo di 8 euro. Puoi trovare l’antico cimitero di Praga aperto dalle 9 alle 18 (da aprile ad ottobre) e dalle 9 alle 16:30 da novembre a marzo.

Ci vediamo la settimana prossima con il prossimo luogo che diventa posto?

Cora Francesca Sollo

Digital Strategist innamorata (persa) del digitale. Aiuto le piccole aziende a raccontarsi in rete attraverso la comunicazione morbida. Credo negli abbracci digitali che diventano reali e che il mondo sia una giungla ma se sei strategicamente te stesso e sorridi forte (forse) ti salvi.