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Budva, un prezioso tesoro dell’Adriatico

Sommario

La fondazione di Budva è celebrata da uno di quegli episodi mitologici fondanti della cultura greca. Tutto ebbe inizio quando Zeus si invaghì della bella Europa e, pur di sedurla, si trasformò in un toro. Nascosto nel gregge del padre della ragazza, attese che Europa si accorgesse di lui, gli carezzasse i fianchi e gli saltasse in groppa. A quel punto l’innamorato Zeus iniziò a correre, fuggendo con lei a Creta dove riprese le sembianze umane. Fu così che Europa divenne la prima regina di Creta dando il nome all’interno continente. Cadmo, fratello di Europa, figlio del re Agenore, re della Fenicia, fu inviato alla ricerca della sorella e promise di non tornare senza averla prima ritrovata. L’oracolo di Delfi gli suggerì di lasciar perdere, perché il suo destino sarebbe stato quello di fondare una nuova città. Cadmo effettivamente fondò Tebe e la popolò con la stirpe di uomini coraggiosi nati dai denti di drago, custode di una sorgente sacra, che l’eroe aveva ucciso. Sposò Armonia, figlia di Ares e Afrodite e celebrò l’evento con una grande festa a cui partecipò tutto l’Olimpo. Tuttavia aver ucciso un drago era di cattivo auspicio, così Cadmo e Armonia partirono in cerca di un luogo dove ricominciare e si incamminarono verso nord-ovest dove fondarono una nuova città, chiamandola Bouthoe. Ma la sfortuna non li abbandonò e quando Cadmo disse che se gli dèi avevano care creature immonde come i draghi allora lui voleva essere uno di loro, fu accontentato. Gli dèi infatti, che amavano burlarsi dei mortali, lo trasformarono in un serpente. Armonia dalla disperazione chiese di diventare a sua volta un serpente e gli dèi la accontentarono prontamente.

Dal mito alla storia: la Stari Grad di Budva

La città vecchia di Budva, circondata da antiche mura, è davvero un incanto, una miniatura incastonata nell’Adriatico. Meno frenetica di Dubrovnik, è pervasa in ogni angolo da un’atmosfera romantica e da una vitalità tutta mediterranea. Passeggiate nel dedalo di vicoli acciottolati, visitate le chiesette e le affascinanti gallerie d’arte, fermatevi ai tavolini all’aperto dei caffè, gustate un trancio di pizza e lasciatevi ispirare dalla vista mozzafiato che si gode dalla cittadella affacciata sul mare. Se poi volete rilassarvi, ci sono spiagge su entrambi i lati.

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Budva ha una storia che risale a più di 2500 anni fa, ma è anche capace di offrire un drink su una spiaggia calda, accompagnarvi in una passeggiata su strade illuminate e ballare con voi al ritmo di una hit del momento. Budva rappresenta al meglio le due facce del Montenegro e, grazie alla sua eleganza, sta diventando una delle più grandi ed eleganti scommesse commerciali dei prossimi anni. Come abbiamo già scoperto, la storia di Budva ha avuto inizio da una storia d’amore mitologicamente, ma secondo la storia le mura della città sono state costruite dai romani direttamente dal mare Adriatico. Quelle che possiamo ammirare attualmente rappresenta solo una frazione dello splendore di cui ha goduto questa città, conservato con amore cura dai residenti che sono orgogliosi della loro storia.

Il mare ha rappresentato il vero motivo di vita di Budva ed era fonte di guadagno per le persone che da sempre hanno vissuto qui. Il porto infatti collega Budva con il mondo esterno e questo ha consentito il commercio di beni provenienti dall’estero, l’arricchimento del posto e la costruzione di piccoli gioielli architettonici che rendono oggi la città piacevole. Le mura della città si allargano fino a formare la Cittadella, una volta considerata una delle più grandi fortificazioni dell’Adriatico, ma oggi luogo tranquillo in cui si susseguono spettacoli teatrali.

Tra le stradine è possibile trovare il Museo della città di Budva dove ci sono tracce di vita lasciate dagli Illiri, dai greci, dai romani e da tutte le popolazioni che hanno invaso questa zona del Montenegro. Molto suggestiva è la presenza di antiche creazioni in vetro da parte dei romani, le quali riproducono antichi strumenti medici (molto simili ai nostri) e i giochi da tavolo. I resti delle antiche porte della città attraverso le quali i marinai forse tornavano alle loro case, sono ora l’accesso a piccoli locali e boutique dove si possono trovare oggetti moderni, provenienti da tutte le città europee. Al di fuori delle mura della città vecchia di Budva, in una parte di uno dei caffè più popolari, si trovano i resti di alcuni mosaici romani. A Budva il passato vive a braccetto col presente. Oltre le mura antiche ci sono strade in cui è possibile trovare il divertimento frenetico adatto sia alle famiglie che ai giovani.

Budva: tra antichità e splendide spiagge su cui rilassarsi

L’incontro di montagne e mare fa volare lo spirito. Priva del cuscinetto delle isole croate, gran parte della costa di Budva si è sviluppata con spiagge di sabbia a partire dal piccolo porticciolo che rappresenta punto di snodo per la città. Da qui infatti si estende la spiaggia principale di Budva: annunciata da una forte musica pop a tutto volume, ha file interminabili di sedie a sdraio e ombrelloni a noleggio. Se si preferisce, si può stendere gratuitamente l’asciugamano nelle apposite aree.

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Nei dintorni di Budva potrete ammirare la piccola e bellissima isola di Sveti Nikola, nota localmente come “Hawaii”. L’isola di San Nicola è la più grande del Montenegro, con un’estensione in lunghezza di quasi 2 km. I daini pascolano su questo verde e disabitato fazzoletto di terra ad un miglio nautico da Budva o dalla spiaggia di Becici. Le tre spiagge rocciose ne fanno una destinazione molto popolare nei mesi estivi, quando i taxi acquatici fanno regolarmente la spola per accompagnare i turisti in cerca di sole; per il viaggio di andata e ritorno dal porticciolo di Budva o da Becici si spendono all’incirca 5 euro a persona. Per sfuggire alla folla, ai rifiuti e alla musica a tutto volume si può noleggiare un kayak e raggiungere una caletta isolata dall’altra parte dell’isola. Secondo una leggenda locale, le tombe sparse attorno alla piccola e bianca Chiesa di San Nicola apparterrebbero ad alcuni crociati morti di una misteriosa epidemia mentre soggiornavano nei pressi. La chiesa risale quantomeno al XVI secolo, ma è quasi sempre chiusa.

Un’altra isola da non perdere è la pittoresca Sveti Stefan, 5km più a Sud di Budva. Si tratta del posto più incantevole della cosa e vi lascerà a bocca aperta. Collegata alla terraferma da uno stretto istmo e cosparsa di case con i tetti di tegole risalenti al XV secolo, negli anni cinquanta è stata nazionalizzata, per essere poi trasformata in resort di lusso della catena Aman rendendola praticamente inaccessibile ai comuni mortali. Sveti Stefan è anche il nome del villaggio sorto sulla terraferma di recente formazione. Dai suoi pendii si può ammirare tutto il giorno la splendida vista dell’isola e, secondo alcuni, il paesino è più piacevole della surreale enclave; ma parcheggiare è piuttosto complicato, ci sono moltissime scalinate e pochi negozi. Piccolo suggerimento: una volta qui sarà bellissimo fare una piccola passeggiata attraverso il bosco montenegrino per arrivare dopo circa un quarto d’ora sulla piccola e poco turistica spiaggia di Przno.

Budva è nata da una storia d’amore, non deluderà il vostro lato più romantico e vi regalerà una vacanza da sogno.

Annette Palmieri

Napoletana, gattara, logorroica, twittatrice compulsiva, non vivo senza il mio smartphone a portata di mano. Vi avviso: sono peggio di Lucy Van Pelt. Amo le parole e quotidianamente lotto contro i miei nemici giurati: i refusi. Non sono brava in tutto anzi, le cose che so fare sono notevolmente maggiori rispetto a quelle che non so fare. Ad esempio, so scrivere ma non so camminare e bere contemporaneamente.