CapriItaliaViaggi

La Chiesa di San Michele ad Anacapri: paradiso sulla terra

Sommario

Settembre ha bussato alla porta dell’estate, l’ha presa per mano e la tiene ancora stretta a sé nella speranza che l’autunno tardi ad arrivare. Intanto il mese più soffice dell’anno, come un pittore, addolcisce i colori di Capri, rende frizzantino il clima e solletica la voglia di scoprire.

Sì, settembre è il periodo ideale per una vacanza a Capri dedicata non solo al mare – magari con un tuffo nelle acque blu di Gradola – ma anche alle passeggiate nella natura e alle visite dei monumenti. Edifici colmi di storia che svettano silenziosi lungo i sentieri nascosti come nel caso di Villa Malaparte e Villa Lysis oppure come la Casa Rossa che troneggia elegante nel “comune di sopra”.

Poi, ci sono le chiese. Luoghi sacri che vanno ben oltre la pratica del culto. Diventano esperienza. Le emozioni si mescolano alla fede e alle arti visive conducendoti in spazi che nel quotidiano non esistono. In un attimo, all’interno di quelle mura intrise di inni religiosi, scopri un altro mondo. Un mondo diverso dalla realtà che stai vivendo.

Ed è proprio questa l’atmosfera che si respira nella Chiesa di San Michele ad Anacapri. Appena varcherai il suo ingresso si apriranno per te le porte del paradiso sulla terra. Un paradiso fatto di maioliche e bellezza.

La storia ha inizio da una promessa

La Chiesa di San Michele ad Anacapri domina Piazza San Nicola nel cuore del centro cittadino. Fu costruita tra il 1698 e il 1719 per volontà di Madre Serafina di Dio. La storia del monumento inizia con una promessa che la religiosa fa a San Michele Arcangelo affinché Vienna, baluardo della cristianità, venisse liberata dall’assedio dei Turchi infedeli: “Se Voi liberate Vienna, prometto di fondare ad Anacapri una chiesa e un monastero, a maggior gloria del Signore e a onor Vostro”. E così fu. L’esercito imperiale sconfisse gli ottomani e la suora caprese cominciò ad adoperarsi per trasformare quella preghiera in realtà.

Il monumento sorge accanto al convento delle teresiane e ai resti della Chiesa di San Nicola di cui sono ancora visibili il chiostro e il campanile. La prima pietra, però, fu posata dieci anni dopo grazie alla donazione di 15mila ducati fatta da Antonio Migliacci, un galantuomo di origini sarde che amava trascorrere l’estate sull’isola di Capri. Alla costruzione contribuì anche Michele Gallo di Vandeneynde, vescovo di Capri dal 1690 al 1727. Il monsignore, per ultimare i lavori, mise a disposizione il suo patrimonio personale e finalmente la chiesa poté aprire le sue porte ai fedeli.

La Chiesa di San Michele ad Anacapri non visse sempre giorni felici. Tra il 1806 e il 1808, durante l’occupazione inglese e francese, il complesso venne usato come deposito per le armi e dormitorio per i militari. La struttura tornò a risplendere solo nel 1817 con re Ferdinando I delle Due Sicilie.

Cosa vedere nella Chiesa di San Michele

La struttura fu progettata nelle sue forme dall’architetto Antonio Domenico Vaccaro, si presenta con una pianta ottagonale a forma di croce greca caratterizzata da due cappelle e quattro nicchie.

Lo storico Roberto Pane ha definito così questo gioiello: “Uno degli esempi più pregevoli di tutta la produzione settecentesca napoletana per il gusto degli stucchi, alternato ritmo degli archi e delle nicchie, i lievi raccordi in curva, il biancore discreto, che conferisce la massima visibilità al colore”.

A sorprenderti sarà l’altare maggiore in stile barocco e rococò. Fu realizzato dal maestro Agostino Chirola in marmo di Carrara verde e giallo. Ai lati impreziosiscono l’opera due angeli in marmo bianco.

Ad attirare la tua attenzione, il dipinto di San Michele Arcangelo frutto dell’estro di Nicola Malinconico. Il quadro è famoso per le sue cromie vivaci e la raffigurazione del santo nelle vesti di un guerriero dal volto di straordinaria bellezza.
La chiesa ospita numerosi artisti del Settecento napoletano tra cui: Giacomo Del Po, Francesco Solimena e Paolo De Matteis.

Curiosità: l’altare fu creato in una bottega a Napoli e trasportato sull’isola con una scialuppa. Riuscì a raggiungere Anacapri dal porto di Marina Grande grazie ai 921 scalini della Scala Fenicia e la grande perseveranza di un piccolo mulo.

Altare maggiore Chiesa San Michele ad Anacapri
PH Davide Esposito

Per approfondireVilla San Michele ad Anacapri, tempio di luce tra cielo e mare

Il pavimento della Chiesa di San Michele ad Anacapri

È questa l’attrazione principale della Chiesa di San Michele: il pavimento maiolicato dipinto a mano dal maestro “riggiolaro” Leonardo Chiaiese, il disegno, invece, è da attribuirsi a Solimena. L’opera rappresenta la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre.

Quando supererai l’ingresso della chiesa si mostrerà ai tuoi occhi in tutto il suo fascino. Si schiuderà al tuo sguardo avvolto dalla luce intensa e soffice che trapela dalle finestre. Avrai la sensazione di vivere anche tu quel giorno, quell’istante in cui in cui la storia dell’uomo è finita e iniziata al tempo stesso.

Cosa vedrai? Adamo ed Eva che vengono esiliati dall’Eden dalla furia di Dio. Nell’esatto momento il serpente, simbolo della dannazione, stringe le sue spire intorno all’albero della Conoscenza. La coppia è circondata da piante e animali (leoni, elefanti, pellicani, coccodrilli, civette, aquile, cervi, pantere) anche leggendari tra cui un magnifico unicorno. Questa creatura mitologica incarna il Cristo e rappresenta l’amore che Dio prova per l’umanità.

Aspetta, non dirmelo. So cosa desideri: vedere dall’alto quest’opera d’arte unica nel suo genere. I tuoi occhi vorranno abbracciare ogni dettaglio del pavimento in ceramica. Puoi farlo. Come? Salendo la scala a chiocciola vicino all’entrata, una sorta di lasciapassare per il paradiso.

Ti condurrà nella stanza riservata all’organo, da lì avrai una visone completa dell’eden con i suoi protagonisti che sembreranno animarsi di vita propria. Ti sentirai come una divinità che osserva da una posizione privilegiata la terra.

Ricorda: la pavimentazione non può essere calpestata, dovrai ammirala camminando sulle passerelle laterali che la circondano.

La chiesa di San Michele viene conservata dalla Congrega dell’immacolata Concezione che si occupa dell’organizzazione delle funzioni liturgiche e della sua manutenzione.

Lo so, vuoi sapere come arrivare alla Chiesa di San Michele ad Anacapri. Da Capri prendi l’autobus diretto al “comune di sopra” e fermati a piazza Vittoria. A questo punto, percorri via Giuseppe Orlandi, supera la Casa Rossa e giungerai a destinazione.

Ancora una cosa: per visitare la Chiesa di San Michele ci sono degli orari e giorni prestabiliti. Inoltre, è previsto in biglietto di ingresso. Vuoi saperne di più? Dai un’occhiata al sito dell’Azienda di Soggiorno e Turismo isola di Capri.

Pavimento maiolicato Chiesa di San Michele ad Aanacapri, unicorno
PH Davide Esposito

La chiesa di San Michele ad Anacapri: la tua esperienza

La chiesa di San Michele è molto più di una visita. È un piccolo viaggio nella trascendenza. Un percorso fatto di arte e spiritualità dove il divino e l’umano trovano il connubio perfetto. Ora tocca a te. Tu cosa ne pensi di questo monumento? Lascia pure la tua esperienza nei commenti e parliamone insieme.

 

La Chiesa di San Michele ad Anacapri: paradiso sulla terra

Marilena D'Ambro

Giornalista, blogger e webwriter. Scrivo per diversi blog tra cui: SEOchef, HostingVirtuale e LogicalDOC – Gestione documentale facile. Non inizio la mia giornata senza un buon caffè e una passeggiata immersa nella natura in compagnia del mare.