Istria Croazia: l’entroterra tutto da scoprire
Sommario
Quando sono partita per l’Istria Croazia in direzione Medulin, ammetto di averlo fatto senza troppe aspettative perché ero alla semplice ricerca di un posto di mare che non avesse dei costi eccessivi nella settimana di Ferragosto.
Nello specifico, ho prenotato un appartamento su Airbnb a pochi passi da un mare cristallino e ad un paio di km dal centro cittadino, di modo da poter raggiungere i servizi a piedi ma, allo stesso tempo, godere della tranquillità offerta dalla periferia.
Già il primo giorno mi sono resa conto che a Medulin di per sé non ci fosse molto da visitare, quindi ho bussato alla porta dell’host e ci siamo fatte una lunga chiacchierata in cui le ho chiesto di svelarmi le magie dell’Istria da vedere. Una volta appuntati tutti i consigli, ho stilato un itinerario e mi sono divisa equamente tra Istria mare e Istria verde, così da non perdermi nessuna delle chicche offerte da una terra selvaggia ma allo stesso tempo perfettamente curata.
Il mio racconto di oggi vede protagonista l’entroterra dell’Istria croata, sicuramente poco conosciuto, non molto turistico ma con un’offerta di scorci spettacolari e magie naturali.
Come arrivare
L’Istria Croazia è facilmente raggiungibile in auto, soprattutto se abitate in nord Italia. Qualora non abbiate voglia di affrontare viaggi troppo lunghi alla guida, potrete prendere un volo in direzione Pula (Pola), Rijeka (Fiume) o Zagreb (Zagabria) ma dovrete essere disposti a fare qualche sacrificio perché difficilmente troverete voli diretti. Una volta giunti a destinazione, vi consiglio di affittare un’auto che vi permetterà di girare senza problemi tutte le bellezze dell’entroterra istriano.
L’Istria croata è ben collegata con strade ed autostrade decisamente scorrevoli; l’ideale per chi vuole fare un tour on the road.
Buzet (Pinguente)
Se amate i tartufi dovete necessariamente fare tappa a Buzet, nome italiano Pinguente. È la terra del tartufo bianco istriano ed è il luogo ideale dove gustare un bel pranzo a base del prezioso ingrediente, senza finire in cucina a lavare i piatti per poter pagare il conto.
Sulla strada che vi porta a Buzet troverete molte konobe dove gustare le specialità tipiche ma, per avere tutto a portata di mano, vi consiglio di fermarvi alla Konoba Vela Vrata situata a pochi passi dal centro. Io ci sono stata dopo aver letto le recensioni positive su TripAdvisor e vi assicuro che con 50 euro (in due!) poterete pranzare a base di tartufo fino a scoppiare.
Il pittoresco centro storico, situato nel punto più alto del paese, è molto contenuto; in circa mezz’ora potete girarlo serenamente a piedi e avrete la possibilità di ossigenare la vista (e i polmoni) recandovi al belvedere, che offre una splendida vista sulla verdissima valle.
Hum (Colmo)
Già che avete gozzovigliato a base di tartufo in quel di Buzet, non potete non recarvi a Hum, in italiano Colmo.
Il modo migliore per raggiungere la meta, se siete sportivi, è quello di lasciare l’auto a Roc (Rozzo) e percorrere a piedi il viale dei Glagoliti, un percorso che racconta la storia di una lingua antichissima attraverso 11 monumenti simbolici in pietra. Il borgo di per sé non è nulla di così eccezionale ma il suo fascino è dovuto sia al percorso eseguito per raggiungerlo, sia al fatto di essere il comune più piccolo del mondo con soli 30 abitanti e 50 metri quadrati di estensione.
Pazin (Pisino)
Arrivata a Pazin in una giornata nuvolosa mi sono goduta il fresco girovagando per il centro storico pedonale, dove potrete trovare bar, negozi e pizzerie all’insegna della modernità.
Pazin, o Pisino, non è granché turistica nonostante abbia diverse chicche da offrire agli avventori e sia considerato il centro dell’Istria Croazia. È presente il duomo con il tipico campanile veneziano, un convento francescano e un castello dal quale si gode una spettacolare vista sulla foiba sottostante.
Se ne avete voglia vi consiglio di affrontare la voragine profonda 130 metri attraverso il sentiero didattico che vi permetterà di ammirare e respirare a pieni polmoni l’ossigeno offerto dalla natura. Il percorso non è molto difficile ma bisogna comunque prestare attenzione perché in alcuni punti il terreno risulta essere un po’ sconnesso.
Baredine Jama (Grotta di Baredine)
Situata a Poreč, in italiano Parenzo, la grotta di Baredine è un monumento naturale che non dovete assolutamente perdervi in Istria Croazia.
La visita della grotta dura circa 40 minuti su un percorso lungo circa 300 metri tra tratti in piano e 270 gradini, il che lo rende impegnativo ma non impossibile anche per coloro che sono meno allenati.
La temperatura interna alla grotta scende di molto rispetto all’esterno, con una costante di circa 14 gradi anche nelle giornate più calde, per questo motivo vi consiglio di portare una felpa per non sentire freddo durante la visita. Il percorso è guidato ed è disponibile in diverse lingue, tra cui l’italiano, fondamentale per non perdervi importanti cenni storici e naturali riguardante il proteo, anfibio simbolo delle zone carsiche.
All’esterno delle grotte troverete un bar ristorante attrezzato, con un menù studiato tipicamente per soddisfare l’abitudinarietà dei turisti. Il mio personale consiglio è quello di riprendere la macchina ed avventurarvi altrove per assaporare il gusto del vero cibo croato.
Vodnjan (Dignano)
Vodnjan è una cittadina situata a circa 10 km da Pula. Se avete un paio d’ore libere e non sapete come impiegarle, vi assicuro che merita una visita, anche breve.
Questo paesino istriano ha due particolarità: il suo fascino medioevale e il Duomo (nulla a che vedere con quello di Milano, ma comunque imponente). Passeggiando per le viette del centro si torna indietro nel tempo, tra ciottolati e vecchie mura sulle quali si ergeva il castello; i fiori ed i colori delle case più moderne, lo rendono un luogo molto piacevole nel quale passeggiare nelle calde giornate istriane.
Qualunque sia la vostra fede religiosa, vi consiglio di entrare comunque al Duomo e visitare la cripta dove sono conservati i “corpi santi” ovvero le spoglie di alcuni santi fra cui San Sebastiano e Santa Barbara. Inoltre potrete vedere la reliquia meglio conservata d’Europa: il corpo di Santa Nicolosa, morta a Venezia nel 1512.
L’entrata nella cripta è a pagamento, sono poche kune e la visita le merita tutte.
Istria Croazia: altre mete da non perdere nell’entroterra
Per questioni di tempo, dato che mi sono equamente divisa tra Istria verde ed Istria mare, non ho fatto in tempo a visitare altri posticini caratteristici come la città degli artisti Groznjan (Grisignana), Buje (Buie) e i suoi resti, Motovun (Montona) generalmente assalita dal turismo di massa, Oprtalj (Portole) famosissima per il suo spettacolare tramonto.
Spero che i consigli per visitare l’entroterra in Istria Croazia vi siano stati utili. Buon viaggio a tutti!