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Marsiglia: la città francese che dovreste visitare

Sommario

Se vi dicessimo Francia? Inevitabilmente la prima città che viene in mente è Parigi. Per quest’anno dimenticatela, vi consigliamo di visitare Marsiglia!

Per molti anni, il porto della vivace città di Marsiglia ha sofferto di un grave problema di immagine che ha portato al degrado urbano e spesso a delle allarmanti statistiche circa la criminalità. Questa città è stata a lungo la pecora nera della costa provenzale. Ma contrariamente alle città vicine come Cannes o Saint-Tropez, Marsiglia è una città vivace, dinamica, ricca di più di 1500 anni di storia. Grazie a una serie di iniziative come la capitale europea della cultura nel 2013, la città ha riacquisito prestigio e fiducia in se stessa. Finalmente tutti sembrano aver capito che si tratta della seconda città più grande della Francia

Il cuore della città è il Vieux Port, il porto vecchio, dove si possono oggi ammirare yacht e imbarcazioni di ogni genere. Salendo di incontra l’antico quartiere di Le Panier, la parte più antica della città. Inoltre vale la pena esplorare il quartiere République, con le sue boutique molto chic, gli edifici Haussmann e l’area Joliette, la zona che circonda la famosa cattedrale de la Major. Da non perdere assolutamente è la vista dalla stazione ferroviaria di Saint-Charles, un ampio panorama sulla città e le sue colline.

Marsiglia per lungo tempo non è stata ben vista. La città più multiculturale d’Europa era avvolta da un’aura di cupezza, sembrava essere in una città caotica del Nord Africa. Si tratta di un affascinante microcosmo del Mediterraneo, isitutito dagli antichi greci e a seguire vissuta dai romani, dai visigoti e alla fine dai francesi. Oggi è una città che ospita chiunque, persone provenienti da ogni parte del mondo, ma è anche la città forse più trascurata della Francia da parte dei visitatori che hanno paura della dilagante criminalità. 

Visitare Marsiglia tra le sue mille contraddizioni 

Quest’anno la cattiva reputazione della città potete metterla da parte. Marsiglia è stata capitale europea della cultura nel 2013, un titolo dato ogni anno dall’Unione Europea per promuovere le arti e la cultura in due città del continente. Il premio è di solito seguita da un conferimento di un grosso capitale economico e di un abete rosso, due cose che attirano molto l’attenzione. E questo è esattamente ciò che è accaduto: si stima che è stato investito circa un miliardo di euro in infrastrutture, opere pubbliche e ristrutturazioni. Le costruzioni hanno visto coinvolti nuovi musei, estensioni di quelli vecchi e ristrutturazioni del ponte vecchio. Lì il fiore all’occhiello è l’Ombrière, una massiccia struttura in acciaio inox che riflette le immagini delle persone che camminano sotto di esso, progettato da Norman Foster. In giro per la città si sono svolti in quel periodo circa 400 eventi culturali. In quel periodo Marsiglia ha raggiunto il massimo della sua notorietà. Contrariamente a quanto molti credono, Marsiglia è una città molto curata, con le sue strade alberate che conducono verso dei vicoli caratteristici fino ad arrivare a delle piccole piazzette.

Una volta arrivati, non perdete tempo! Uscite per le frenetiche strade della città e assaggiate un bicchiere di pastis, un liquore all’anice tipico della zona. Mentre sorseggiate godetevi la vista sul corso pedonale Honoré-d’Estienne-d’Overs, la parte più viva della città durante la sera, dove i giovani trascorrono i loro weekend non badando ai bicchieri di troppo che accompagnano le loro serate. Perdetevi nel quartiere degli artisti, Cours Julien, in una piazza piena di caffè, bar, gallerie e accoglienti ristoranti in cui poter mangiare qualcosa. Oogie è una caffetteria ibrida che si trova in questa zona, un parrucchiere e una boutique nello stesso posto dove poter bere un espresso, prima di arrivare in fondo alla strada dove ad accogliervi ci sarà il produttore di sapone di fama internazionale La Licorne e partire alla ricerca del regalo perfetto per i vostri amici. Per il pranzo immancabile una sosta a La Boîte, un pescivendolo e ristorante nei pressi della Canebière, l’arteria principale di Marsiglia; non è elegante, ma serve il pesce più fresco della città. 

Il lifting che ha visto protagonista la città di Marsiglia non ha cambiato il suo più antico e pittoresco quartiere, Vieux Panier. Con le sue strade labirintiche e le case color pastello, è ancora un luogo dove gli abitanti vivono e lavorano ed è un promemoria che il Mediterraneo è a pochi passi da lì. Sulle strade aleggia la lavanderia appesa ai fili, attraverso strade strette e genitori che rimproverano i bambini. Qui durante il giorno si consumano lunghi pranzi in cortili pieni di ciottoli. Nelle vicinanze, poco più su in collina, si trova il Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo (Mucem) accanto al Fort Saint-Jean risalente al diciassettesimo secolo. Il bellissimo museo, progettato da un provocante e maleducato algerino nato in Francia, Ricciotti, fa da bocca al porto vecchio. Molti credono che sia il capolavoro architettonico della città. Il primo museo al mondo dedicato al Mediterraneo e la sua cultura, è un simbolo adatto per Marsiglia: una città ricca di storia, con la possibilità di cambiare il suo futuro.

Marsiglia

Cosa guardare a Marsiglia

Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée (MuCEM)l’icona di una Marsiglia moderna, questo splendido museo esplora la storia, la cultura e la civiltà della regione mediterranea attraverso mostre antropologiche, mostre d’arte e film. La collezione si trova in un audace edificio contemporaneo. È collegato da una passerella vertiginosa del tredicesimo secolo, Fort St-Jean, da cui si ha una vista stupenda del Vieux Port e del Mediterraneo. Si è liberi di esplorare i suoi bellissimi giardini. L’obiettivo principale del museo è una mostra semi-permanente che percorre tutta la storia, la genealogia e la cultura del Mediterraneo, dai reperti archeologici ai dipinti ad olio. Mostre temporanee di vari temi accompagnano le mostre permanenti. La storia della fortezza stessa è spiegata nella Salle du Corps de Garde. Per avere una prospettiva unica, percorrere il sentiero che si snoda tra la parete di vetro dell’edificio J4 e il suo guscio esterno in pizzo.

Vieux-Portle navi qui hanno attraccato per più di ventisei secoli, fino a quando nel 1840 i principali bacini commerciali sono stati trasferiti alla zona Joliette a nord. Il vecchio porto resta un porto fiorente per le barche da pesca, imbarcazioni da diporto e i turisti. A guardia su entrambi i lati del porto ci sono Fort St-Nicolas e Fort St-Jean, fondata nel tredicesimo secolo dai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme (e ora sede di punta museo MuCEM della città). La banchina sud del porto è costellato di bar, birrerie e caffetterie. Arroccato sul bordo della penisola, il Jardin du Pharo è un luogo perfetto per picnic e per una vista mozzafiato al tramonto.

Porto di Marsiglia

Notre-Dame de la Garde: questa imponente basilica romano-bizantina del diciannovesimo secolo occupa il punto più alto di Marsiglia, La Garde, a circa 162 metri sulla città. Costruita tra il 1853 e il 1864, è decorata con marmi colorati, pitture murali raffiguranti il passaggio sicuro delle navi a vela e mosaici superbi. La collina dà panoramiche a 360 gradi della città. Il campanile della chiesa è coronato da una statua dorata di 9,7 metri di altezza raffigurante la Vergine Maria su un piedistallo alto 12 metri. Si trova ad un kilometro a piedi dal ponte vecchio. 

Villa Méditerranée: quella struttura dal bianco accattivante che vedrete accanto al MuCEM è una villa. Progettata dall’architetto Stefano Boeri nel 2013, l’edificio bianco ed elegante sovrasta una piscina ornamentale. All’interno, una galleria con il pavimento di vetro e di pannelli (guardate in basso se avete il coraggio!) e alcune mostre temporanee multimediali che evocano gli aspetti del Mediterraneo, siano essi la vita del mare, della storia o ambientale. Ma qui il protagonista idiscusso è l’edificio stesso. 

Preparatevi ad essere sedotti nel cuore e nell’anima. Evitate il turismo di massa ma scegliete una città libera, dinamica, dove c’è un giusto equilibrio tra la tradizione e la modernità. L’umore esuberante e la diversità multiculturale rendono questa città stravagante e allo stesso tempo deliziosa.

Annette Palmieri

Napoletana, gattara, logorroica, twittatrice compulsiva, non vivo senza il mio smartphone a portata di mano. Vi avviso: sono peggio di Lucy Van Pelt. Amo le parole e quotidianamente lotto contro i miei nemici giurati: i refusi. Non sono brava in tutto anzi, le cose che so fare sono notevolmente maggiori rispetto a quelle che non so fare. Ad esempio, so scrivere ma non so camminare e bere contemporaneamente.