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Come preparare dei pancake perfetti?

Sommario

Contrariamente a quanto molti credono, i pancake sono un alimento molto antico. La prima volta che questa parola è apparsa sulla stampa risale infatti al 1430, quando si raccontava di queste buonissime frittelle che l’uomo ha assaggiato per la prima volta durante il Neolitico impastando farro e farina macinata con uova e latte di capra. Versando il composto sulla roccia riscaldata, si è ottenuto un risultato che ha convinto tutti a tramandare questa tradizione. Da allora qualcosa è cambiato, prima con l’introduzione delle pentole e poi con i forni.

Da questi inizi rudimentali derivano una vasta gamma di pani e di pancake, anche se originariamente i due erano più o meno la stessa. Ad esempio gli antichi greci cucinavano una saporita pagnotta piatta che veniva ricoperta con miele e formaggio. I romani, addirittura, cucinavano dei pancake molto simili a quelli moderni. Proprio loro hanno introdotto l’usanza di mangiare questa pietanza durante il Martedì Grasso, giorno in cui tutti usavano essere allegri e concedersi qualche peccato di gola.

Oggi i pancake sono una parte essenziale della colazione americana, a partire dal fondatore George Washington che amava assaporarli ricoperti di sciroppo d’acero. I pancake in qualche modo hanno subito un’evoluzione, tanto da essere mangiati di domenica mattina o a prima colazione tutti i giorni grazie alla facilità che è alla base della loro preparazione e ai vari modi in cui è possibile mangiarli.

Come preparare pancake perfetti

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Ingredienti:

  • 100 grammi di farina;
  • 2 uova;
  • 300 ml di latte parzialmente scremato;
  • 1 cucchiaio di olio di semi di girasole;
  • un pizzico di sale.

Preparazione:

In una ciotola larga e profonda mettere la farina con un pizzico di sale e formare un pozzo al centro. Rompere le uova e lasciarle scivolare nella parte centrale, versare 50 ml di latte e un cucchiaio di olio di semi di girasole. Iniziare a sbattere con una forchetta il composto liquido che si è formato nella parte centrale e, a poco a poco, incorporare la farina. Una volta che tutti gli ingredienti saranno uniti, continuare a mescolare fino ad ottenere una superficie liscia. Se il composto è ancora troppo rigido, aggiungere ancora del latte.

Per allentare la pastella densa, aggiungere il latte rimanente continuando sempre a mescolare finché la consistenza è semi-liquida. Tradizionalmente qualcuno vi direbbe di lasciar riposare il composto per una trentina di minuti, in modo da consentire all’amido nella farina di gonfiarsi, ma non c’è bisogno.

Per ottenere il giusto spessore al momento della cottura, iniziate con lo scaldare la padella a fuoco moderato, per poi asciugarla con un fazzoletto di carta sporco di olio. Con un mestolo versare l’impasto nella teglia preriscaldata, inclinando la padella per spostare la pastella su tutto il fondo in modo da ottenere uno strato uniforme. Rapidamente versare l’eccesso di pastella a parte e poi rimettetela sul fuoco lasciandola cuocere finché l’impasto non si staccherà da solo dal fondo della pastella e sarà pronto per essere girato. Per evitare che si rompa durante questo processo, aiutatevi con un attrezzo che ampia la punta piatta, in modo da sollevarlo e capovolgerlo velocemente. Assicurarsi che il pancake sia ben disteso e senza pieghe e continuare a cuocere.

Una volta pronte, porgerle su un piatto continuando a formare una pila mettendo un pancake sopra l’altro. È possibile conservarle fino ad un mese, vi basterà avvolgerle in una pellicola trasparente ben chiusa e aprirle con un giorno di anticipo.

 

Annette Palmieri

Napoletana, gattara, logorroica, twittatrice compulsiva, non vivo senza il mio smartphone a portata di mano. Vi avviso: sono peggio di Lucy Van Pelt. Amo le parole e quotidianamente lotto contro i miei nemici giurati: i refusi. Non sono brava in tutto anzi, le cose che so fare sono notevolmente maggiori rispetto a quelle che non so fare. Ad esempio, so scrivere ma non so camminare e bere contemporaneamente.