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Alla scoperta dei Quartieri Spagnoli

Sommario

Hai deciso di venire a Napoli per un weekend ed una delle tappe delle tue passeggiate napoletane prevedono una immersione tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli? Perfetto, hai bisogno della nostra guida alla scoperta dei Quartieri Spagnoli!

Napoli è la meta perfetta per un weekend di coppia o una settimana con gli amici alla scoperta della città e dei suoi tesori nascosti, senza contare i meravigliosi siti – come Pompei ed Ercolano – che si trovano nei dintorni. Se vuoi vivere una vera esperienza firmata Napoli, non puoi esimerti dal visitare i Quartieri Spagnoli: i loro vicoli stretti, i vestiti stesi al sole, la tipicità delle piccole taverne. Insomma, (quasi) come se tutto fosse fermo ed immobile, cristallizzato in un folklore che non si dimentica.

Elencati tra i quartieri da evitare a Napoli dalle vecchie guide turistiche cartacee (che adesso fanno bella mostra nei mercatini dell’usato), i Quartieri Spagnoli sono stati dipinti come la parte più pericolosa della città, insieme alla Stazione Centrale di Piazza Garibaldi. Da qualche anno, grazie al lavoro di riqualificazione territoriale effettuato sull’intera area cittadina, i Quartieri Spagnoli, ripuliti dalla nomea di quartieri pericolosi, sono un luogo dove condurre quasi una sorta di pellegrinaggio al cuore di Napoli. Un santuario di genuinità che, tra l’odore del caffè e quello del ragù della domenica, abbatte le barriere del pregiudizio e regala una full immersion nella veracità di questo pezzo del centro storico più grande d’Europa.

Sono pericolosi i Quartieri Spagnoli a Napoli? La risposta definitiva è no, anzi. Bisogna stare attenti come in ogni altra città europea ai propri averi. Una delle cose a cui stare particolarmente durante la tua visita in questo quartiere, sono i numerosi motorini che circolano all’interno della zona, quasi interamente pedonale.

Quartieri Spagnoli: visita al cuore di Napoli

Da qualunque parte deciderai di “attaccare” i Quartieri Spagnoli, quelli ti apriranno sempre le porte. Già, nonostante le dicerie ed i luoghi comuni, a Napoli l’ospitalità è di casa. Il cuore di Napoli batte forte e a “pelle scoperta” tra questi vicoli. Apparentemente bui, gli stretti passaggi tra i palazzi – testimonianza dell’architettura popolare napoletana, ben lontana da quella odierna – sono invece esplosioni di luce improvvisa. Tieni stretti gli occhiali da sole!

Che cosa sono i Quartieri Spagnoli?

Semplicemente un ex accampamento spagnolo, nulla di più semplice. Sicuramente starai sorridendo, vediamo l’accenno della ruga sul tuo viso! Vuoi scoprire la storia dei Quartieri di Napoli? Accomodati, ti sarà utile mentre ti perdi nel dedalo di viuzze e vicoli dell’antico accampamento napoletano.

I Quartieri nascono nel periodo in cui la dinastia spagnola domina a Napoli. Vengono creati, infatti, per trovare una sistemazione (provvisoria, dicevano) alle truppe del re. Ecco cosa sono Quartieri Spagnoli a Napoli, appunto.

I Quartieri Spagnoli sono composti da altre tre “divisioni”: San Ferdinando, Montecalvario e Avvocata.

Dove sono i Quartieri Spagnoli?

Da piazza Plebiscito a via Montecalvario, dal Vomero al Corso Vittorio Emanuele, si può dire che i Quartieri Spagnoli siano un pezzo che Napoli non può dimenticare. Sono diverse le “porte” che permettono l’ingresso ai Quartieri Spagnoli, dalle diverse zone della città. L’ingresso turistico più consigliato, forse quello principale, è quello di fronte l’uscita della metropolitana di Toledo (sì, la più bella stazione metropolitana d’Europa, fermati a darle un’occhiata: è davvero una meraviglia come dicono).

Se ti stai chiedendo come raggiungere i Quartieri Spagnoli la risposta è: dipende. Se ci arrivi in metropolitana da Piazza Garibaldi, allora è comodo scendere con la metro collinare alla fermata di Piazza Dante (se hai voglia di camminare per una decina di minuti, gustando un fresco gelato della storica gelateria La Scimmia oppure un caffè in uno dei tanti bar storici di Piazza Carità) o alla stazione di Toledo.

L’ingresso ai Quartieri Spagnoli da via Roma lo riconosci facile: segui i panni stesi al sole! Non scherziamo, via Toledo fiancheggia l’antico agglomerato dei tipici Quartieri: ti basterà percorrere la strada dello shopping per eccellenza a Napoli per immergerti tra i suggestivi vicoli alla scoperta del cuore della città, quello più verace. Qui strada e casa sono un unico concetto che si abbraccia stretto alla tradizione dell’ospitalità.

Quartieri Spagnoli: cosa vedere

Se ti stai domandando cosa vedere ai Quartieri Spagnoli a Napoli la risposta è TUTTO! Non fare come i soliti turisti che si perdono con il naso all’insù nell’ammirare gli splendidi palazzi settecenteschi e ottocenteschi. Il vero tesoro dei Quartieri Spagnoli sono più in basso: i “bassi” (in lingua napoletana detti “e vasc”), cuore pulsante della Napoli scugnizza. A prima vista potranno sembrarti povere case dei ceti più bassi, quasi come se ti trovassi in una Londra tardo-vittoriana e che li rende tra i posti più belli della città. In realtà, in quelle stanze si trova l’oro di Napoli. Un insieme di tradizioni, meravigliosi rituali (come quello del ragù la domenica mattina o le polpette di melanzane fatte come il Signore comanda), pezzi di storia che non sono note ai più ma che qui diventano storia personale della cittàAscolta i rumori, la musica napoletana che sale dai vicoli più nascosti, perditi con lo sguardo tra i ninnoli, le stucchevoli chincaglierie che le signore napoletane amano tanto, le vesti colorate comprate per pochi soldi al mercato di Mergellina. Insomma, svegliati: è questa la vera Napoli. Più dei musei eleganti, più delle chiese barocche: Napoli è popolare, rustica, folkloristica. Questo è il cuore genuino della città. Un pezzo di storia rimasto immutato e che chissà se cambierà mai!

Se ti piacciono le botteghe tipiche, allora qui troverai pane per i tuoi denti! Sono ancora tante le piccole botteghe artigiane che sfornano ancora borse, cinture e scarpe fatte a mano. Un souvenir diverso e da custodire con amore direttamente dai Quartieri Spagnoli.

Sei entrato nei Quartieri, ora che devi fare? Perderti, rilassarti (ma non troppo, come in ogni capitale europea occhio alla borsa) ed innamorarti di questa parte di Napoli che riserva davvero tante sorprese. Una superficie molto estesa di vicoli, piccole chiese e case popolari. I quartieri spagnoli sono divisi in borgate (San Ferdinando, Avvocata e Montecalvario). Si possono visitare tutte. Montecalvario, ad esempio, offre un’antica chiesa – la chiesa di Montecalvario – risalente al 1560. Nella borgata di Montecalvario è molto sentito il culto della Vergine che viene portata in processione il Sabato Santo su di un carro per le sue strade.

Altro posto dove rilassarsi e trovare prodotti davvero particolari è il mercato alimentare della Pignasecca, altro luogo tipico da visitare assolutamente.  

Famosa più per la commedia di Eduardo (ndr. de Filippo) “Filomena Marturano” che per la sua bellezza, via San Liborio ha da mostrarti sicuramente la bellissima chiesa di San Liborio, vicino piazza Carità.

Se hai fiato da vendere e hai deciso di fare un tour a Napoli dal sapore (davvero) alternativo, poi, dalla collina del Vomero – precisamente da San Martino – ci sono delle scale che portano fino ai Quartieri Spagnoli, la Pedamentina. Le scale, passando per Corso Vittorio Emanuele, arrivano fino al decumano minore e da qui è possibile godere di uno scorcio dei Quartieri, e di Napoli in generale, davvero suggestivo.

C’è ancora tanto altro da vedere ai Quartieri Spagnoli: la chiesa di Sant’Anna a Palazzo, quella della Concordia, dalla Trinità degli Spagnoli fino a Santa Teresella. Non solo, nei Quartieri c’è anche l’usanza mai persa delle edicole votive, simboli della dedizione alla Vergine Maria da parte di questa città durante il periodo aristocratico.

Dove mangiare nei Quartieri Spagnoli?

Se ti stai chiedendo dove mangiare ai Quartieri Spagnoli, qui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra ristorantini con vista sulla bellissima collina del Vomero (ci sono luoghi nascosti nei Quartieri dove, addirittura, riesci a vedere uno scorcio di Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino) e trattorie tipiche, qui la componente enogastronomica è da tenere bene a mente. Insomma, se ci tieni alla linea farai tantissimi strappi alla regola!

Fermarsi a pranzo o a cena nei Quartieri Spagnoli significa gustare i piatti più tipici della tradizione napoletana. Come ad esempio, nella trattoria Nennella, la più amata dai turisti per l’aria leggera e conviviale ed i piatti abbondanti e gustosi! Dove si trova Nennela ai Quartieri Spagnoli? Trovi la trattoria tipica, aperta da oltre 60 anni, a Vico Lungo Teatro Nuovo, 103.

Ora sai proprio tutto dei Quartieri Spagnoli a Napoli. Dove mangiare, cosa vedere e di cosa innamorarti. Hai altri luoghi tipici di Napoli di cui ti piacerebbe avere più informazioni? Indicali nei commenti!

 

Cora Francesca Sollo

Digital Strategist innamorata (persa) del digitale. Aiuto le piccole aziende a raccontarsi in rete attraverso la comunicazione morbida. Credo negli abbracci digitali che diventano reali e che il mondo sia una giungla ma se sei strategicamente te stesso e sorridi forte (forse) ti salvi.