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Capri da mangiare: spaghetti alla Chiummenzana

Sommario

Capri è un tesoro da scoprire. Te ne accorgerai. Ti basterà trascorrere un solo giorno in più sull’isola cantata nei versi di Pablo Neruda per desiderare di andare oltre. Oltre la bellezza senza tempo dei Faraglioni e della Piazzetta. Vorrai esplorare l’anima di questa perla in mezzo al Mediterraneo.

Sarà un richiamo naturale e tu non potrai fare a meno di seguirlo. E così, senza fretta, si apriranno per te le porte di Villa Lysis e Villa Damecuta. Anche le passeggiate a Cetrella e Monte Solaro saranno più intense e le giornate in spiaggia potranno allungarsi fino al tramonto.

Soggiornare per qualche settimana in questo posto significa innamorarsene, apprezzare i suoi profumi e i suoi sapori. Sì, Capri è fatta anche per essere gustata. La tradizione culinaria caprese ha origini molto antiche, basata su piatti poveri che impreziosiscono i frutti della terra e del mare, non stanca mai il palato dei suoi ospiti. Qualche esempio? I ravioli, la torta caprese, totani e patate.

E poi c’è lei: la Chiummenzana, una salsa al pomodoro in stile caprese con aromi tipici del territorio. Un sugo verace e saporito che va a nozze con gli spaghetti. I morbidi filamenti dorati ne esaltano le qualità e lasciano spazio per “fare la scarpetta”. Sai cosa vuol dire? È un’espressione tipica dell’Italia meridionale, si intende l’azione di immergere un pezzo di pane nel sugo dopo aver finito di mangiare.

Le nonne deliziano i loro nipotini con questo piatto veloce, estivo e stuzzicante prima di lasciarli andare verso le mete balneari isolane. Vuoi inaugurare il tuo giorno di mare a Gradola o al Faro di Punta Carena? Fallo, prepara gli spaghetti alla Chiummenzana.

Spaghetti alla Chiummenzana: le origini

La storia di questa pietanza affonda le radici in un passato non troppo lontano: l’isola non era ancora meta della dolce vita e del turismo, ma era un luogo in cui la terra e il mare rappresentavano l’unica fonte di sostentamento. In quel periodo un piatto di spaghetti macchiato di rosso bastava a fare la felicità.

Pare che gli spaghetti alla Chiummenzana abbiano un’origine marinara, erano diffusi soprattutto tra i pescatori. Questi uomini di mare, dal viso bruciato dal sole e dalle mani sempre piene di sale, amavano consumare questa prelibatezza quando ritornavano a toccare le coste capresi dopo lunghi giorni passati a largo per pescare.

Il nome della ricetta racchiude proprio lo scenario appena descritto: “Chiummenzana” sta per “alla maniera della chiummenza” che è un ampliamento della termine parlato “chiorma”, letteralmente significa ciurma in mare. “Chiummenza”, invece, fa riferimento alla ciurma a terra in attesa di ripartire.

chiummenzana ingredienti
PH Davide Esposito

Spaghetti alla Chiummenzana: gli ingredienti

Per preparare l’appetitoso piatto – entrato nella tradizione della cucina caprese – ti bastano pochi ingredienti. Ecco quelli che devi procurarti per quattro persone:

  • 400 grammi di spaghetti.
  • Mezzo chilo di pomodorini.
  • 5 cucchiai di olio d’oliva.
  • Aglio.
  • Peperoncino.
  • Basilico fresco.
  • Origano.
  • Sale quanto basta.

Come fare gli spaghetti alla Chiummenzana?

Metti in una padella l’olio d’oliva con due spicchi d’aglio e il peperoncino inciso, lascia soffriggere per qualche minuto. Poi, aggiungi i pomodorini tagliati a metà con un pizzico di origano e falli cuocere per circa 15 minuti. Intanto, metti a bollire l’acqua.

Appena ha raggiunto la giusta ebollizione, versa gli spaghetti insieme a un po’ di sale. Ritirali quando sono cotti al punto giusto, devono essere al dente. A questo punto, scolali e spostali nella padella. Infine, mescolali al sugo. Ultimo tocco di classe? Un ciuffo di basilico fresco.

aglio
PH Davide Esposito
pomodorini
PH Davide Esposito
chiummenzana pomodorini
PH Davide Esposito
chiummenzana pasta
PH Davide Esposito
chiummenzana basilico
PH Davide Esposito
chiummenzana scarpetta
PH Davide Esposito

Spaghetti alla Chiummenzana: la tua esperienza

Tra le ricette capresi gli spaghetti alla Chiummenzana rappresentano il cuore selvaggio di Capri, appassionato e vero. Una chicca: questa salsa la puoi servire anche senza pasta. È un ottimo accostamento per intingervi ravioli fritti, condire uova a occhio di bue e preparare la carne alla pizzaiola. Ora lascio a te la parola. Tu conosci altre varianti per cucinare gli spaghetti alla Chiummenzana? Aspetto la tua opinione nei commenti.

Marilena D'Ambro

Giornalista, blogger e webwriter. Scrivo per diversi blog tra cui: SEOchef, HostingVirtuale e LogicalDOC – Gestione documentale facile. Non inizio la mia giornata senza un buon caffè e una passeggiata immersa nella natura in compagnia del mare.