Marrakech, la meraviglia del Marocco
Posta a circa 150 km dall’oceano Atlantico, nella zona centro meridionale del Paese, Marrakech è una delle città più belle del Marocco.
Un tempo città imperiale, viene anche chiamata “città rossa” o “città d’ocra” per le sue antichissime pareti rosse costruite in pietra arenaria.
Marrakech era e resta il centro culturale, religioso, economico e turistico più importante dell’intero Maghreb, termine con il quale si identifica l’area ovest del Nordafrica compresa tra il mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico.
Sebbene il clima della città possa dirsi caldo e semi-arido, gli inverni sono tendenzialmente umidi con temperature medie di circa 12 °C, mentre in estate la colonnina di mercurio supera spesso i 40 °C. Proprio per questo motivo i periodi migliori in cui visitare la città sono la primavera e l’autunno. Durante queste stagioni le temperature sono calde, ma sopportabili, e girare per le strette e affollate viuzze del centro storico sarà piacevole soprattutto con la leggera brezza della sera.
L’Aeroporto Internazionale Menara collega la città con il resto del mondo, mentre la bellissima stazione ferroviaria consente di raggiungere comodamente le altre principali città del Marocco.
Cosa vedere a Marrakech
Marrakech è davvero ricca di meraviglie.
La medina, ovvero la città vecchia racchiusa dentro le mura fortificate, brulica di venditori, bancarelle e vita. Ad ovest si sviluppa invece la città nuova costituita dai quartieri più moderni, il più importante dei quali è Gueliz.
Il souk della medina è il più grande mercato tradizionale berbero del Marocco; qui è possibile trovare davvero qualunque cosa: dai tradizionali tappeti berberi, agli oggetti tecnologici più moderni e persino denti umani, serpenti, camaleonti, afrodisiaci e qualsiasi altra cosa possa venirti in mente.
Jamaa el Fna è la piazza più frequentata dell’Africa e il cuore pulsante della città. L’origine del suo nome rimane incerta e costituisce parte del suo immenso fascino. Molto vissuta soprattutto dagli abitanti della città, durante il giorno vi si svolge un grande mercato all’aperto che di sera lascia il posto a tavole e panche per gustare gli ottimi cibi tipici preparati al momento, accompagnati dal folcloristico sottofondo offerto da musicanti e cantastorie.
Proprio la sera Jamaa el Fna diventa un immenso teatro a cielo aperto. Oltre ai musicisti ci sono commedianti, saltimbanchi, giocolieri, incantatori di serpenti, pittori e giochi in stile luna-park. Poter mangiare ammirando tutto questo è un’esperienza che devi assolutamente provare.
Il cibo è squisito e va dal classico tajine (spezzatino con patate e verdure) al couscous, dagli spiedini di carne al pesce fritto, fino ad arrivare agli squisiti pasticcini e dolci marocchini.
La moschea della Koutoubia è caratterizzata dall’altissimo minareto (circa 70 m), uno tra i più antichi del mondo. Proprio grazie al minareto, questa moschea è spesso presa come punto di riferimento dai molti turisti che inevitabilmente si perdono nel labirinto di viuzze della medina.
La Madrasa di Ben Youssef è la più grande del Marocco e fu un tempo una scuola coranica. Oggi, invece, è aperta al pubblico. Per la sua estasiante bellezza, viene spesso comparata alla stupenda Alhambra di Granada.
La porta detta Bab Agnaou, è l’unica porta della città rimasta risalente alla dinastia almohade. Da qui si accede alla moschea della Kasbah, dove uno stretto passaggio conduce alle Tombe Sadiane.
Il complesso funerario risale alla metà del 1500, ma fu riscoperto solo all’inizio dello scorso secolo, divenendo presto uno dei monumenti più notevoli e visitati della città.
Il Museo di Marrakech, situato nel Palazzo Dar Menebhi nel centro storico della città, ospita mostre d’arte marocchina moderna e tradizionale, libri antichi, monete e ceramiche.
Il Museo Dar Si Said, ospita invece la miglior collezione di arte marocchina del Paese: monili, tappeti, lampade, ceramiche e pelletteria.
Da non perdere il giardino di Majorelle, nella città nuova, dedicato all’omonimo artista francese che all’inizio del 1900 si stabilì nella città. Dopo la sua morte, la villa e il giardino rimasero abbandonati fino a quando l’intera proprietà venne acquistata dallo stilita Yves Saint-Laurent insieme a Pierre Bergé. Dopo un intenso restauro la riaprirono al pubblico, creando inoltre il Museo di Arte Islamica, posto in un particolare edificio di colore blu.
Altri giardini particolarmente suggestivi sono i giardini Menara e i giardini Agdal.
Marrakech è davvero un luogo magico. La vista sulla città dai terrazzi posti sui tetti toglie il fiato, soprattutto verso il tramonto quando i canti della preghiera serale si innalzano al cielo che piano piano si fa arancione lasciando spazio al buio della notte.
Rilassante sebbene piena di vita, è il posto ideale in cui trascorrere qualche giorno immersi nella stupenda cultura marocchina, mangiando le prelibatezze locali, chiacchierando con i cordialissimi abitanti e facendo ottimi affari alle numerosissime bancarelle.
Se sei interessato a vivere un’autentica esperienza marocchina, pernotta in uno dei tanti riad della città vecchia.
Questi riad erano un tempo gli antichi palazzi delle famiglie nobili e sono caratterizzati da affascinanti cortili interni. Solitamente sono sistemazioni più spartane dei lussuosi alberghi della città nuova, ma sono confortevoli, puliti e lo staff sempre molto cordiale, allora non ci resta che augurarvi buon viaggio!