Una straordinaria passeggiata nel centro di Anacapri
Sommario
Hai deciso di fare le vacanze a Capri ma il tuo cuore ha già scelto dove andare: ad Anacapri, piccolo comune che sboccia alle pendici di Monte Solaro nella parte alta dell’isola. In questo gioiello tutto da scoprire la natura incontaminata è protagonista, il tempo scorre lentamente, le tradizioni sono ancora vive e si rinnovano ad ogni occasione.
Candide case anticipate da pergolati di viti e limoni cattureranno il tuo sguardo, vicoletti che profumano di campi coltivati e fiori compariranno all’improvviso e ti inviteranno a seguirli senza il timore di perderti. Monumenti storici dominano con il loro imponente fascino le principali piazze, tagliando il cielo azzurro con le loro geometrie antiche. E ti invitano a entrare perché aspettano te per raccontare la storia dell’isola di Capri. E poi il mare. Il mare farà capolino incorniciando splendidi panorami, risvegliando sogni e desideri di libertà.
Se decidi di visitare Anacapri percepirai un forte senso di ospitalità, i suoi abitanti ti accoglieranno con un sorriso dipinto sul volto e quasi senza accorgertene ti sentirai a casa. E capirai di non essere un semplice turista ma un avventuriero, un poeta, un figlio per scelta che si scopre innamorato di un piccolo grande paese avvolto dal mare e dalla montagna. Che ne dici? Ti va di fare una passeggiata nel centro abitato di Anacapri? Spogliati delle preoccupazioni e lasciati conquistare dalla bellezza, allegria e vicinanza.
Come arrivare ad Anacapri: diretta, funicolare con tappa a Capri o taxi
Prima di fare una passeggiata nel centro di Anacapri devi capire come raggiungerla. Hai diverse alternative: una volta sbarcato al porto di Marina Grande, puoi prendere la diretta che arriva a destinazione. Oppure puoi scegliere un altro autobus o la funicolare per Capri e, in seguito, con un pullman dirigerti ad Anacapri. Lo stazionamento si trova a pochi passi dalla Piazzetta. Infine, hai ancora un’altra opzione per evitare le file: il servizio taxi.
Cosa vedere ad Anacapri nel centro abitato
Per cominciare la tua passeggiata nel centro di Anacapri fermati a Piazza Vittoria. La prima tappa di questo itinerario alla scoperta del “Comune di Sopra”? Villa San Michele, la casa museo appartenuta al medico svedese Axel Munthe. Sali le scale che portano all’hotel Capri Palace e imbocca via Capodimonte. Il tratto di strada, caratterizzato da negozi di artigianato, souvenir e ristoranti, ti guiderà verso la meta.
Axel Munthe giunse a Capri nel 1885 e decise di costruire la sua casa sui resti di un’antica cappella dedicata a San Michele. L’intento dello studioso era edificare una casa: “Aperta al sole, al vento e alle voci del mare – come un tempio greco – e luce, luce, luce ovunque!” ed è proprio così. L’edificio, infatti, svetta sul centro abitato di Capri con una vista incantevole sul Golfo di Napoli.
Quali tesori custodisce questa perla architettonica? Reperti storici di grande valore: sarcofagi, busti, pavimenti romani, marmi e colonne. Non perderti il suo giardino – tra i più belli d’Italia e capolavoro della botanica – che ospita piante e fiori da tutto il mondo.
Prima di andare via saluta la sfinge in granito sulla terrazza, guardiana millenaria della Villa. La leggenda narra che se accarezzi il dorso della statua ed esprimi un desiderio questo si avvererà. Cosa aspetti? Chiudi gli occhi e libera i tuoi sogni, Anacapri è anche questo: magia e suggestione.
Uscito da Villa San Michele puoi proseguire verso lo splendido belvedere. Qui trovi l’antica porta del paese e la Scala Fenicia che a dispetto del nome fu scolpita dai Greci tra il VII e VI secolo a.C. Questa gradinata intagliata nella roccia è formata da 921 scalini e in passato metteva in collegamento il comune di Anacapri con Capri e Marina Grande.
La popolazione la percorreva per portare generi alimentari, materiali edili e acqua – estratta dalla sorgente di via Truglio a Marina Grande – nelle parti alte dell’isola. A svolgere questo duro compito erano soprattutto le donne anacapresi: trasportavano enormi fardelli sulla propria testa senza perdere l’equilibrio, stupendo i primi turisti. Incredibile, vero?
Deviazione a Monte Solaro e Cetrella
Adesso torna indietro la tua passeggiata nel centro di Anacapri non è ancora finita. Visitare Anacapri riserva molte sorprese, a proposito lungo la camminata puoi prendere una deviazione sulla sinistra che ti accompagna al Castello Barbarossa, Monte Solaro e Cetrella. Oppure da Piazza Vittoria puoi prendere la seggiovia, in pochi minuti arrivi in vetta.
Su Monte Solaro hai la sensazione di trovarti sul tetto del mondo e puoi ammirare uno dei panorami più belli di Capri: con un solo sguardo abbracci il centro abitato del “Comune di Sotto”, Ischia, Procida, il Golfo di Napoli e Salerno.
Proseguendo giungi nella valletta di Cetrella. In questa oasi di pace potresti vedere coniglii selvatici e qualche capretta saltellare tra erbe e fiori nel tentativo di sfuggire a sguardi curiosi. Qui dai un’occhiata alla chiesa Santa Maria a Cetrella, luogo di culto dove ancora si svolgono funzioni religiose. In passato l’eremo era punto di riferimento per i pescatori che pregavano la Vergine Maria prima di partire alla ricerca di corallo.
Soffermati su Casa McKenzie, antica residenza dello scrittore scozzese Compton Mackenzie. La dimora è stata riqualificata grazie all’associazione Amici di Cetrella e apre le sue porte al pubblico in ricorrenze speciali.
Visitare Anacapri lungo via Giuseppe Orlandi
Sei giunto di nuovo a Piazza Vittoria? Adesso vai verso via Giuseppe Orlandi, una passeggiata che attraversa il centro abitato. Questo viale pedonale è costellato da abitazioni, negozi di souvenir, artigianato e ristoranti dove gustare le ricette tipiche di Capri.
Se non hai ancora deciso cosa comprare ad Anacapri, non temere. Le botteghe che animano questa strada spazzeranno via i tuoi dubbi: non partire senza aver acquistato i sandali capresi, ceramiche o abiti fatti a mano. Ai tuoi cari regalerai un dono unico – che si porta dentro tutta la dedizione di chi l’ha creato – e un piccolo pezzo dell’isola azzurra.
La Casa Rossa e la chiesa di San Michele
Ma continuiamo il nostro itinerario, cosa visitare ad Anacapri lungo via Giuseppe Orlandi? La prima tappa è la Casa Rossa. La riconoscerai subito. Le pareti in rosso pompeiano cattureranno il tuo sguardo mentre il suo profilo ricorda quello di una fortezza.
L’ingresso, poi, ti darà il benvenuto con una frase in greco che riassume l’essenza dell’isola: “Kaire o polita apragopoleos” ovvero “Salve cittadino del paese dell’ozio”.
Questa dimora dallo stile eclettico fu costruita intorno a una torre aragonese del Quattrocento, tra il 1886 ed il 1899, per volontà del colonnello americano John Clay MacKowen. L’uomo sbarcò sull’isola dopo la guerra civile e arredò la sua residenza con reperti storici ritrovati nel territorio.
La Casa Rossa oggi è un museo in cui sono esposte mostre permanenti e le statue recuperate dai fondali della Grotta Azzurra. E ti svelo una piccola chicca: questi busti in epoca romana abbellivano il famoso antro adibito a ninfeo dall’imperatore Tiberio.
Continuando, ti aspetta un altro tesoro da scoprire: la chiesa di San Michele progettata dall’architetto Domenico Vaccaro tra il XVII e il XVIII.
L’edificio religioso conserva al suo interno un meraviglioso pavimento maiolicato che raffigura il paradiso terrestre e la cacciata di Adamo ed Eva. L’autore di questa opera d’arte fuori dal comune? Il maestro napoletano Leonardo Chiaiese.
La Chiesa di Santa Sofia e Le Boffe
A questo punto, allontanati da Piazza San Nicola e ritorna a via Giuseppe Orlandi. Passo dopo passo si mostrerà in tutto il suo splendore la chiesa di Santa Sofia – principale edificio religioso del paese – con il campanile e i suoi tre orologi. In stile barocco, fu edificata nel XVI secolo. Al suo interno preserva la statua di Sant’Antonio, patrono di Anacapri.
La facciata, invece, spicca su Piazza Armando Diaz incorniciata dalle panchine in ceramica del maestro Sergio Rubino. Questi capolavori dipinti a mano raccontano senza bisogno di parole. Le immagini ricordano antiche usanze, simboli e giochi di una volta, creando un ponte tra passato e presente.
La chiesa di Santa Sofia si trova alle spalle del centro storico: Le Boffe, il cuore antico di Anacapri. Per arrivarci scendi le scale al lato del sagrato, in pochi attimi tornerai indietro nel tempo. Da Piazza Boffe si diramano dedali di vicoletti caratteristici.
Case in stile caprese disegnano sprazzi di azzurro mentre i panni stesi fendono le nuvole. Le buganvillee adorano le pareti e le mattonelle maiolicate fanno bella mostra di se, colorando portoni e cancelli in ferro battuto, dando un’identità a queste dimore costruite dai mastri muratori anacapresi pietra dopo pietra.
Queste costruzioni hanno influenzato e suscitato la curiosità di grandi architetti e ingegneri come Edwin Cerio e Roberto Pane. Il centro storico torna a vivere durante la processione di Sant’Antonio e la Settembrata, festa di addio all’estate. Allegria, colori e sapori vivacizzano di nuovo Piazza Boffe. Ancora una cosa: il nome “Boffe” deriva dalle volte a botte delle case che in dialetto napoletano sono dette, appunto, boffe.
Per approfondire: Piazza Boffe, un viaggio nella storia di Anacapri
La chiesetta di Costantinopoli, la Migliera e il Parco Filosofico
La cappella fu eretta nel XV secolo. All’inizio fu dedicata a Santa Maria Li Curti, nome che ricorda il primo centro abitato del “Comune di Sopra” e le caratteristiche case con un cortile interno. In seguito, fu intitolata alla Vergine di Costantinopoli dopo l’occupazione dei Turchi.
Svoltando verso destra puoi raggiungere anche la Migliera, una lunga camminata tra campi coltivati e vigneti che ti conduce a un panorama spettacolare sul Faro di Punta Carena visto dall’alto. Poco prima merita una visita il Parco Filosofico da dallo svedese Gunnar Adler-Karlsson e dalla moglie Marianne. Questo spazio immerso nel verde è perfetto per la riflessione e ritrovare la serenità interiore. Si dipana in tre sentieri, ognuno riservato a una corrente filosofica.
Oltre il centro abitato di Anacapri
Non solo filosofia. Se ami la storia antica puoi visitare gli scavi di Villa Damecuta, una delle dodici dimore di Tiberio. Per vederla devi prendere l’autobus che va alla Grotta Azzurra. Lo stazionamento si trova a Piazza della Pace, a bordo chiedi all’autista di scendere a Damecuta. I resti di questo monumento sono incorniciati da una pineta e da una vista che affaccia sul Golfo di Napoli. Gli scavi vennero portati alla luce tra 1937 e il 1948 dall’archeologo Amedeo Maiuri.
L’ultima fermata è la Grotta Azzurra. Qui puoi visitare il famoso antro che continua a incantare turisti provenienti da tutto il mondo per il colore delle sue acque. Per andare all’interno devi sdraiarti in una barchetta quando il mare è molto calmo ma una volta dentro sarai avvolto dal blu.
Questa magica tonalità è dovuta alla luce del sole che oltrepassa l’acqua e viene riflessa dalle rocce. La Grotta Azzurra fu scoperta nel 1826 da August Kopisch, il pittore Maler Ernst Fries e il pescatore caprese Angelo Ferraro.
Le spiagge di Anacapri
Proprio nelle vicinanze della Grotta Azzurra c’è una delle spiagge di Anacapri più amate dagli anacapresi: Gradola, una discesa a mare abbracciata da un mare blu profondo. In alternativa, c’è il Faro di Punta Carena. Per raggiungerlo ritorna a Piazzetta della Pace e prendi un altro pullman diretto al Faro.
Una volta arrivato, noterai subito il faro svettare sulla piccola baia incastonata tra le rocce. Questa casa della luce è il secondo faro più importante d’Italia dopo quello di Genova. Il mio consiglio? Fermati a sorseggiare un aperitivo e osserva il sole tuffarsi tra le onde e salutare il giorno.
Una passeggiata nel centro di Anacapri: la tua esperienza
Finisce questa passeggiata nel centro di Anacapri e non solo. Ma non è un addio perché quando andrai via vorrai tornare. D’altro canto, Anacapri è così, ti conquista piano piano piano fin nell’anima e scoprirai di non poterne fare a meno. Tu hai deciso di fare una passeggiata nel centro di Anacapri? L’hai già vista? Lascia la tua esperienza nei commenti